LowePro PhotoSport BP24L: il battesimo sul campo

Lo ammetto: con questo zaino è stato amore a prima vista. Dai momenti successivi al viaggio in Norvegia, soprattutto dopo la lunga camminata verso Trolltunga — ho capito che avevo bisogno di un qualcosa di più pro, che mi permettesse di portare dietro la mia mirrorless e gli obiettivi ma, soprattutto — di accedervi rapidamente, comodamente e di poter cambiare obiettivo con velocità e senza l’aiuto di una seconda persona. Il viaggio in Uzbekistan dell’ultimo autunno, da questo punto di vista, è stato affrontato invece in modo più “tecnico e consapevole”.

E’ iniziata così la ricerca su internet di uno zaino che fondesse sportività, avventura, fotografia. Possiedo già uno zaino fotografico — un Lowepro Flipside 400 AW II ma che, ammetto, non mi ha mai conquistato del tutto, tanto da essere relegato in casa in un angolo come contenitore di attrezzi fotografici.

In questo video ufficiale sono riassunte brevemente le caratteristiche principali dello zaino.

Il format e l’usabilità

Ad un first look appare piccolo, ed in effetti lo è.

Ma usandolo mi son convinto che quella sia la giusta dimensione, anche per evitare inutili sovraccarichi sulla colonna.

Nell’ultimo viaggio (quello attraverso l’Uzbekistan) l’ho tenuto sulle spalle per una media di dieci ore al giorno, e ho ringraziato il fatto che non potesse accogliere oltre una certa quantità di oggetti. Già com’è — se riempito con tutta l’attrezzatura, con il cavalletto, con due bottiglie d’acqua da un litro — raggiunge un peso al limite del discomfort.


Lo zaino è stato concepito per attività di trekking outdoor spinta, motivo per il quale può perfino accogliere una sacca d’acqua fino a 3L in uno scomparto apposito — ma che può benissimo diventare una capiente tasca per il laptop fino a 14"

Il sistema di cinghie e la riadattabilità degli scomparti, poi, è la vera caratteristica che dovrebbe farlo preferire ad altri zaini simili.

In assenza della sacca — se gli spallacci sono correttamente regolati sulla base della propria statura e le varie clip di contenimento sul petto e sulla vita sono ben chiuse — il comfort dello zaino è ottimo.

La cinghia di sostegno della vita accoglie una tasca che, seppur dalle dimensioni ridotte, permette di accogliere (nel mio caso) un pacchetto di fazzoletti ed un mini contenitore di gel disinfettante.

Dimensioni

Le dimensioni dichiarate sono H50 x L27 x P22 cm, ed è composto da due scomparti — separati da un separé in tessuto adeso alla parte anteriore con un supporto in velcro mentre, all’altra estremità, risulta cucito.

Attrezzatura da viaggio
Attrezzatura da viaggio

Tre scomparti - due vani

Lo zaino presenta una moltitudine di tasche e vani, ognuno adibito ad un uso specifico.

I due scomparti — lo scomparto superiore e quello inferiore all’interno del quale è alloggiato un gear-up imbottito size L — sono separati da una tendina a lembo che si aggancia con un felcro sul rivestimento del tessuto anteriore dello zaino; tuttavia questo presidio è insufficiente in caso di contenuto pesante all’interno del vano superiore — in caso si sfili il gear up fotografico. Comoda però la possibilità, in caso si sfili, di convertire velocemente lo zaino in un “monovolume”.

Il vano superiore

Due clip superiori permettono di ribaldare la parte superiore dello zaino (nel cui contesto è presente una tasca in cui alloggia facilmente un Kobo Aura ) ed accedere ad un laccio “inverso” che chiude lo scomparto superiore.

Tasca interna
Tasca interna

Ad occhio occupa metà del volume dello zaino — quindi ha una capacità di circa 12L. Sulla sua parete anteriore è presente una tasca sottile che si approfonda parzialmente occupando parte dello spazio del vano inferiore, utile per collocare esempio una guida turistica o qualcosa di sottile.

Altra tasca interna
Altra tasca interna

Nella parete posteriore invece è presente una tasca più piccola e meno profonda — chiusa da zip — all’interno della quale trovano comodo alloggiamento il passaporto e, mediante un comodo gancio, anche eventuali chiavi dell’auto o di casa.

Il vano fotografico

A questo vado si accede dal lato sinistro dello zaino, mediante una zip che apre un lembo rettangolare e permette di accedere direttamente all’interno del Gearbox imbottito.

Il gearbox corrisponde circa alle dimensioni di un Lowepro Gear-Up size L (in passato ho parlato del Gear-Up size M) con la differenza che non sono presenti le tasche esterne.

All’interno ci stanno — __con un po’ di ingegno e spirito di tetris __ — la con il suo obiettivo

Il “porta guscio”

Costruita per il solo scopo di contenere — opportunamente piegato — un guscio o un k-way — per averne rapido accesso qualora serva durante l’escursione.

Non è particolarmente elastica e l’inserimento del guscio risulta un po’ complicato (anche perchè, non essendo elastica, il timore si rompa è concreto) ma, una volta inserito con cura e chiuse le due cinghie, rimane imprigionato al suo interno.

Gli accessori

Lo zaino viene venduto con tre accessori, di cui due cinghie.

Tracolla

Una tracolla regolabile vi permette di estrarre il gear-up e di portarlo in giro come fosse una tracolla fotografica senza dover necessariamente portarvi l’intero zaino.

All’occorrenza la tracolla può diventare anche la cinghia per sorreggere la fotocamera ed appenderla al collo.

Sacchetta

Un laccio di circa …. cm con all’interno una tasca per accogliere, esempio, il cellulare. Le dimensioni non sono generose ma il fatto che sia di materiale elastico la rende adattabile al contenuto.

Il mio Samsung Note 9 ci sta con qualche “manovra d’ingresso”.

Laccio

All’interno anche un secondo laccio — con un’estremità con un occhiello ed un’altra con una cinghia regolabile — il suo scopo è quello di permettervi di agganciare la sacchetta alla vita ed usarla come mini-marsupio nel caso abbiate preziosi da nascondere sotto i vestiti o vogliate tenere all’asciutto il telefono.

Copertura antipioggia

Il problema principale delle coperture antipiogge è che tendono ad essere smarrite.

In questo caso il problema è stato risolto — come in altri zaini del resto — con una tasca nascosta dal fondo da cui all’occorrenza fuoriesce il guscio protettivo che andrà a rivestire lo zaino.

I materiali, le cuciture, le zip

Sul sito viene a più riprese ribadito come il 75% dei materiali provenga da processi di riciclo.

La maggior parte dei componenti è in poliestere.


Requisito essenziale ma dettaglio spesso trascurato è quello sulla tipologia e marca delle zip, che fa la differenza nel lungo uso e sulla durabilità dello zaino stesso.

Le chiusure zip più soggette a sforzo sono YKK.

Sia quelle del gearbox sia quelle della chiusura laterale.

Dettaglio delle cerniere YKK
Dettaglio delle cerniere YKK

Fa eccezione la zip della tasca superiore e la zip della tasca portadocumenti interna che risultano sprovviste di incisione del brand e ciò mi fa pensare non siano YKK; per quanto possano considerarsi dettagli marginali — considerato lo scarso sforzo cui sono soggette rispetto alle altre zip — la reputo una cosa che, con un piccolo sforzo, poteva essere completa e ben fatta.


Le cuciture sembrerebbero buone; durante il viaggio in Uzbekistan in cui l’ho tenuto sulle spalle per una media di 10 ore al giorno con tutta l’attrezzatura fotografica, il Manfrotto e due bottiglie d’acqua da 1L e, all’occorrenza, anche qualche acquisto — non hanno mostrato segni di tensione o fatica se sovracaricate.

L’ergonomia

Se regolati adeguatamente gli spallacci imbottiti, insieme ai ganci per scaricare le spalle e scaricare il peso sulla vita — rendono lo zaino molto più facile da trasportare e comodo da tenere anche per lunghi percorsi.

Ma per me il top della comodità è stato il poter agganciare alla vita il GearBox e poter accedere rapidamente, senza aiuti, e con pochi movimenti gli obiettivi per essere così in grado, in base al contesto, di poter cambiare agilmente obiettivo in modo del tutto stress-free.

Gear-up dello scomparto fotografico ancorato alla cinghia del supporto lombare
Gear-up dello scomparto fotografico ancorato alla cinghia del supporto lombare

La tracolla fornita, poi, vi permette di agganciarla al GearBox e portarlo in giro qualora non vogliate uscire con lo zaino dopo una lunga giornata passata in giro — ma non vogliate rinunciare a portarvi dietro la macchina fotografica per immortalare i momenti.

Il prezzo

E’ venduta sia su Amazon sia sul sito Lowepro. Il punto dolente è sicuramente il prezzo: al momento è in vendita a 245€ sul sito ufficiale e a poco meno su Amazon.

Il mio consiglio è tuttavia di aspettare qualche offerta interessante: saltuariamente il sito ufficiale fa sconti del 5-10% portando il prezzo poco sopra i 200€. Anche su Amazon il prezzo è abbastanza ballerino e le probabilità di portarlo a casa per 200€ sono pure maggiori rispetto al sito ufficiale, con la differenza di essere tutelati dalla garanzia Amazon.


Sul sito ufficiale potrete trovare — oltre allo shop — anche ulteriori foto e dettagli sullo zaino.

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