Meno presente rispetto a Samarcanda nell’immaginario collettivo — racchiude al suo interno edifici millenari, monumenti nascosti e protetti dalle sue spesse mura dal tarlo del tempo. Spoglia di decorazioni — è forse la destinazione più suggestiva di tutto l’itinerario.
Samarcanda è la città dell’Uzbekistan più famosa in tutto il mondo: il solo nome rievoca ambienti fiabeschi, madrase colorate e immense, mercanti lontani che parlano lingue misteriose che si incontravano (e ristoravano) nei caravanserragli.
Per alcuni il capolinea del viaggio; nel nostro caso è stata la prima tappa. Tashkent non ha nulla da invidiare alle comuni metropoli occidentali, fondendo modernità ed uno sguardo verso il futuro alla tradizione del passato — ancora avvistabile negli angoli
Prima del viaggio è necessario mettere a fuoco alcuni pilastri storici su cui fonda la società uzbeka — per meglio comprenderne l’attuale società ed i motivi nascosti dietro precise scelte culturali.
Un viaggio sognato, rimandato, calcolato e poi accantonato a causa degli avvicendamenti dati dalla vita. Finalmente il momento è arrivato: zaino in spalla, sulla rotta percorsa per secoli da carovane, mercanti e cammelli stanchi.
Da più di due anni la gestione del sito non è più affidata ad un gestore dinamico di contenuti (Wordpress) ma ad Hugo, un gestore di siti statico. Il suo uso ha dei pro ma anche e soprattutto dei contro. In questo post cercherò di raccontare la mia esperienza dopo due anni di uso.