Riga

Ep. 3

Update

Aggiunta sezione Souvenir con il nuovo hashtag #liquorideuropa

Ultimo aggiornamento: 16/04/2022

Dal primo passo poggiato nella Riga Bus Station ci si rende conto di essere in un territorio diverso da quello estone appena lasciato alle spalle. E’ più chiassoso, più rude, più caotico. Più russo.

Decidiamo di fare una piccola pausa prima di metterci in marcia verso l’adiacente Old Town, in attesa che si faccia ora per il check-in dell’Hotel (che vi consiglio ― più dettagli nel post).

Pochi minuti, e capiamo che ― per Riga ― mezza giornata è poca. Troppo poca.

Riga merita di essere vissuta, più che respirata. L’aria è più rigida, più sovietica, meno dolce. Il suono della parlata è lontano dalla musicalità dell’estone. E’ più lituano; capisci qualche parola, ti senti immediatamente a casa.

Se mi chiedessero di descrivere Riga, il suo mood, i suoi vibes, la descriverei con una frase: “piedi al caldo e un libro in mano”. E’ un posto che si presta bene a brainstorming, ad ideazione. E’ una città dal pensiero fast-pacing. I cartelli principali sono in lettone, inglese e russo. Leggere i cartelli in russo è un po’ sentirsi a casa.

E’ fatta.


Partiamo all’alba. Il viaggio è muto, lento.

A bordo del Lux Express
A bordo del Lux Express

Chiudiamo gli occhi e, alla quarta ora, ci risvegliamo a Riga. Scendiamo dal bus.

Proseguiamo verso l’interno della stazione, paghiamo 30cent (in monete) ed usiamo la toilet (dignitosa).

Usciti dalla stazione, un mercato attira la nostra attenzione. Un mercato o turgus ― come viene chiamato, con opportune ma lievi differenze, nei baltici.

Non facciamo acquisti se non un alberello di Natale fatto di cera d’api. Un souvenir local.

Albero di Natale _ cera d'api
Albero di Natale _ cera d’api

Il viaggio

A bordo di LuxExpress, prenotato qualche giorno prima. Ineccepibili, proprio come me li ricordavo. Unico rammarico, la macchinetta free service del caffè non era in funzione durante il viaggio. Ho apprezzato il sistema infoteinment di bordo: ricca varietà di film e musica, molta più di quanto ne ricordassi! Il wifi di bordo non ho avuto possibilità di provarlo in quanto ormai, in roaming, non se ne sente più la necessità. Rispetto al passato è una tecnologia più trascurabile, ma l’infoteinment con il tempo residuo all’arrivo alla fermata finale è davvero il next step.

Le strade

Si respira un’aria diversa rispetto a Tallinn. Il clima è leggermente più mite. Le strade sono ricoperte di neve sporca, poco attenzionate. I marciapiedi con avvallamenti che si prestano a diventare raccolte d’acqua della neve che pian piano scioglie. La guida delle auto è più aggressiva e meno calma.

Il pranzo

Sono circa le 12.30 quando usciamo dal mercato e la mattina è praticamente conclusa. Un languorino inizia a farsi spazio.

Per quanto Riga non manchi l’offerta di ristoranti e la cucina sia dignitosamente buona ― il mio desiderio è stato solo ed esclusivamente uno, fin dal momento di prenotazione dei biglietti: mangiare a Wok to Walk.

Quindi piccolo tour della parte sud della città in prossimità della stazione, rapido tour dentro Stockmann ed in men che non si dica siamo seduti da Wok to Walk.

Fuori comincia a piovere.

L’hotel

L’hotel è esattamente a due passi dalla chiesa di St. Peter, ma questo lo scopriremo solo la mattina della partenza.

Ambiente moderno ed elegante, minimal, con anima sovietica testimoniata dalle doppie finestre e dai finestroni. Colazione (inclusa) varia e gradita.

Mezza giornata

Quel che rimane del nostro giorno a Riga non sono altro che poche ore prima dell’ora di cena. Decidiamo di andare alla ricerca di emozioni. Le ombre iniziano a comparire presto, dalle 16, in questo periodo dell’anno, quindi è facile godere (e fotografare) luci, ombre, ed anima di Riga. Macchina fotografica al collo iniziamo dal cuore della Old town.

Prima, però, c’è un posto in cui consiglio caldamente di andare: lo Skyline bar al 26esimo piano del Radisson Blu Hotel.

Attraversate il Bastejkelna park e, giacchè lì, fatevi una passeggiata tra la varia fauna locale che incurante del freddo continua la sua normalissima vita e fate qualche foto.

Lo troverete ai lati del Monumento della Libertà.

Godetevi la tranquillità del parco (e della sua fauna). Quando sarete stanchi, o affaticati. Proseguite oltre.

Continuate verso Nord-Est, lasciandovi alle spalle il Monumento della Libertà (questo) e seguite il palazzo del Radisson.


Tra l’altro ― con grande piacere ― non ricordavo i cocktail così buoni e la cucina così gustosa!

Ve lo consiglio. E poi, la vista, a prescindere da dove troverete posto (ammesso troviate posto lungo i tavoli esterni ― per questo motivo vi consiglio di prenotare), non è per nulla male.

Godetevi la vista dell’alto e, subito dopo, la discesa con l’ascensore panoramico.

Contenti ― prendiamo gli zaini e torniamo verso l’Old town.

Le strade sono meno pulite rispetto a Tallinn.

Finiamo in una piazza ― in cui ci da il benvenuto un albero di Natale moderno e realizzato completamente con materiali di riciclo che ci ricorda che a Natale mancano una manciata di giorni. La neve compone il resto dell’atmosfera.

Continuiamo a camminare, senza direzione. Non appena ci rendiamo conto che stiamo uscendo dal perimetro prendiamo una deviazione laterale e torniamo nel cuore di Riga.

Arriviamo sulle rive del fiume Daugava, misticamente innebbiate.

L’ultima volta ― era Gennaio ed innumerevoli gradi sotto lo zero ― lo avevo visto completamente ghiacciato.

Le rive del fiume sono estremamente fotogeniche e si prestano sia a foto sia a video. Motivo per cui ci intratteniamo un po’ di più, sfidando il freddo e la neve, alla ricerca di frame da portare a casa come ricordo.

Continuiamo il giro e l’intuito ci porta nella piazza del municipio e della Casa delle Teste nere.

Qui un piccolo albero di Natale in metallo ricorda che ― secondo la tradizione lettone ― sia stato posizionato il primo albero di Natale di tutta Europa, nel 1510 anche se ― a sentire i fratelli estoni ― il primo albero di Natale di tutta Europa sarebbe stato posizionato nella piazza dello Jõuluturg a Tallinn.

Un albero di Natale più grande, maestoso e luminoso si espone all’obiettivo delle macchine fotografiche dei turisti curiosi e dei locals che hanno deciso di fare una passeggiata (al momento della nostra visita è pur sempre Sabato).

Guardo l’orologio. Sono le 21.20. L’appetito inizia a farsi sentire. Il riflesso di iniziare la ricerca del posto in cui concludere la serata con un buon piatto inizia a farsi strada ma in modo altrettanto repentino concretizziamo che potremmo fare una cena alternativa. In fondo ― è l’ultima notte a Riga.

Di passaggio un Rimi Express soddisfa le nostre necessità: pane di riso (specialità locale), caviale, salmone affumicato e porzioni tascabili da 10cc di Vodka.

Prima di andare via, però, approfittatene per fare un giro diverso da quel che avreste fatto per tornare all’hotel. Potrebbe capitare di passare per St. Peter Square e di imbattervi nell’ennesimo, enorme, Albero di Natale:

Che bella, Riga.

Non vedo l’ora di tornarci.

С Рождеством.

Souvenir

All’aeroporto di Riga potrete imbattervi in alcuni liquori locali.

#liquorideuropa
#liquorideuropa

Molto buoni entrambi, con la versione Original (nera) molto più buona rispetto alla Balsam viola. Entrambi sono amari alle erbe, con la versione Balsam che differisce dall’Original per la presenza di erbe extra.

Con l’ultimo viaggio mi son reso conto dell’irrefrenabile desiderio di portare a casa un pezzo di cultura del paese appena visitato; qualcosa da offrire agli ospiti di casa o chiunque si fermi anche soltanto per un saluto.

Ho deciso quindi di inaugurare un hashtag interno al sito, attraverso cui navigare le molteplici interpretazioni della cultura locale sulle bevande: #liquorideuropa is live.


#liquorideuropa è l’hashtag che raggruppa tutti i post in cui son presenti dei souvenir alcolici ― provenienti da varie parti d’Europa.

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