Uzbekistan: capire l'Uzbekistan tra storia e presente

Samarcanda, Alessandro Magno, la Via della Seta, Tamerlano, Gengis Khan, il lago d’Aral: nomi di luoghi e persone che solo a nominarli evocano desideri assopiti di evasione ed avventura. Paesaggi fiabeschi, ai confini del mondo, al centro dell’Asia.

Questi sono solo alcuni degli elementi che si intrecciano e costituiscono la storia passata di un grande paese in cui si alternano architetture sublimi, deserti sconfinati e panorami mozzafiato - che suscinato emozioni contrastanti ed uniche.

Capire l’Uzbekistan

Samarcanda, Bukhara, Khiva sono solo alcune delle città attraverso cui si snodava la via della seta, un’intricata rete di percorsi che si estendevano per oltre 8000 km, dalla Cina al Mediterraneo che — per essere percorso tutto — necessitava di oltre un anno di viaggio.

Lungo questi percorsi son passati per secoli merci — tra cui appunto la seta, ma anche ceramiche, cavalli, carta — e si son diffuse conoscenze, competenze, religioni, arti.

Quell’antica rotta commerciale punteggiata di mercati, moschee, mausolei, che collegava la Cina al Mediterraneo, era un viaggio che faceva incontrare culture aliene tra loro: a venir scambiate non erano solo merci, ma anche arti, cultura, tradizioni, sapori e il pane.

Le vie erano percorse da carovane e le aree attraversate non solo erano sconfinate, desertiche, scarsamente abitate ma estremamente pericolose per la presenza di nomadi che spesso compivano atti di banditismo. In questa sconfinata distesa i caravanserragli erano gli unici punti di ristoro in cui ci si poteva riposare, far riposare gli animali ma anche scambiare merci.

I commercianti infatti era raro percorressero interamente la via della seta, ma anzi percorrevano solo tratte prestabilite e ben conosciute, si incontravano in questi moderni meeting point per scambiare i prodotti che quindi cambiavano di punto in punto e le merci venivano scambiate, vendute, comperate — per poi ripartire.

Non era quindi raro che un mercante acquistasse un frutto della valle di Fergana per poi rivenderlo qualche giorno dopo in cambio di una ceramica di Samarcanda che poi veniva scambiata qualche giorno dopo ancora in Iran.

Treno nel deserto
Treno nel deserto

I prodotti di seta passavano di mano in mano lungo il percorso e, quando arrivavano nell’opulenta e benestante Roma, neanche il venditore sapeva granchè sull’origine della stoffa — e ciò non faceva che aumentarne il mistero.

La caratteristica distintiva dell’Uzbekistan è quella di essere centrale; per via della loro posizione le popolazioni del luogo non hanno mai vissuto “isolati” nel senso stretto del termine: gruppi etnici differenti giungevano da ogni punto cardinale ed alcuni hanno finito per far diventare la steppa desertica la loro casa. casa

Vista du Bukhara verso Dushanbe
Vista du Bukhara verso Dushanbe

Ciò ha fatto sì che nel cuore dell’Asia, a metà percorso tra Est ed Ovest, città come Bukhara, Khiva, Samarcanda diventassero fiorenti centri di sapere.

Dettaglio di madrasa
Dettaglio di madrasa

Si sviluppò un intero settore di servizi orientati ai mercanti: dall’ospitalità, ai servizi bancari, ai contratti e ciò portò ricchezza, cultura ed un elevato bagaglio culturale.

Il tutto va inquadrato nella cornice belligerosa del tempo, in cui Gengis Khan prima e Tamerlano dopo furono i principali protagonisti e condottieri che percorsero queste terre.

Ma la società così costruita non era destinata a durare per sempre: con la morte di Ulug Bek finì il periodo di splendore culturale; nel frattempo l’Europa entrava a passi veloci nel Rinascimento. La scoperta dell’America decretò uno spostamento dell’asse commerciale ed impose — nel XVI secolo — i trasporti via mare come mezzo di trasporto principale.

Iniziò così, su queste basi, un lento, inesorabile declino della società.

Tramonto su Tashkent
Tramonto su Tashkent

Chi era Tamerlano

Tamerlano — ovvero Timur-e lang, Timur lo zoppo — nacque nel 1336 nell’Uzbekistan meridionale — cento anni dopo la morte di Gengis Khan.

Statua di Amir Temur a Samarcanda
Statua di Amir Temur a Samarcanda

Mentre Gengis Khan veniva rappresentato come un sanguinario — Temerlano viene rappresentato come un eroe, seppur la sua brutalità non fosse da meno.

La differenza sostanziale tra i due condottieri sta nel fatto che, mentre Gengis Khan si lasciava dietro le città conquistate rase al suolo, Tamerlano ricostruì alcune città dell’Asia Centrale dopo averle sottomesse. Tali edifici tuttavia non sono giunti fino a noi perchè quest’ultimo dava priorità alle tempistiche di realizzazione piuttosto che all’effettiva qualità costruttiva ed i suoi committenti, per rientrare nei tempi, trascuravano le basi delle costruzioni antisismiche (l’Uzbekistan è un territorio a rischio sismico!).

Un esempio? La moschea di Bibikhanum, in Samarcanda

Moschea di Bibikhanum
Moschea di Bibikhanum

Chi era Ulug Beg

Tra i discendenti di Tamerlano — Mirza Mohamed Toregon, comunemente noto come Ulug Beg salì al potere dopo la sua scomparsa.

Il suo merito è l’aver lasciato un’impronta culturale, matematica e scientifica fortissima nelle città in cui professava.

Non si può dire fosse un grande condottiero.

Sua è la madrasa del Registan di Samarcanda, la più antica delle tre e che meglio resiste agli insulti del tempo; a seguire fece edificare anche una [madrasa a Bukhara], riconoscibili per via delle decorazioni che ricordano numeri ed espressioni matematiche.

Madrasa di Ulug Beg nel Registan
Madrasa di Ulug Beg nel Registan

All’interno delle madrase teneva le lezioni agli studenti.

A Samarcanda — è visitabile il suo osservatorio astronomico, di cui però rimane esclusivamente il sestante.


Tamerlano ed Ulug Beg sono sicuramente i nomi più eccelsi della cultura uzbeka, e non mancherete di imbattervi, di tanto in tanto, in qualche statua o edificio a logo dedicato.

Chevrolet-stan

Da principio non ci volevo credere, o meglio: era troppo strano per essere davvero così.

La totalità di auto circolanti nel territorio uzbeko sono Chevrolet.

E c’è un motivo.

Chevrolet
Chevrolet

Il governo possiede direttamente la UzAuto Motors. Precedentemente il gruppo si chiamava General Motors Uzbekistan — che a sua volta aveva acquistato gli impianti della Daewoo — ed era una branca della General Motors; dal 2019 tuttavia il gruppo è stato venduto (dopo vari avvicendamenti) al governo uzbeko e rinominato, appunto, UzAuto Motors.

E’ l’unica casa produttrice automobilistica del Centro Asia.

Mentre il processo produttivo e la manodopera è completamente made in Uzbekistan — le competenze ingegneristiche ed il progetto sono mutuate completamente dalla casa madre Chevrolet.

Lo scopo è essenzialmente quello di mantenere basso il costo di accesso all’acquisto del veicolo.

Le tasse di importazione per veicoli prodotti al di fuori dell’Uzbekistan sono elevatissime e ciò rende estramemente svantaggioso acquistare auto al di fuori dell’Uzbekistan; la scelta ricade quindi obbligatoriamente sul brand Chevrolet, prodotto in casa.

La scelta dei veicoli è ridotta, e così le auto in circolazione sono essenzialmente riconducibili a 3/4 modelli.

Bisarca con Chevrolet Damas
Bisarca con Chevrolet Damas

Bianco è il colore che va per la maggiore; che sia una scelta dettata dal fatto che in estate si raggiungono facilmente i 50°C o una scelta di produzione non ci è dato saperlo.

Migliaia e migliaia di Chevrolet bianche, di tutte le età, ogni giorno popolano le strade dell’Uzbekistan.

Ogni mattina un pedone sa che dovrà attraversare i grandi viali e correre più velocemente di una Chevrolet per non essere investito. Ma se siete sulle strisce in attesa che si fermino — e da lontano una Chevy bianca attiva le quattro frecce — quello è un segnale inequivocabile: attraversa ma…fai in fretta!.

Traffico in Samarcanda
Traffico in Samarcanda

Un paese “gasificato”

Una delle prime cose che salta agli occhi è il fatto che letteralmente ogni mezzo in Uzbekistan è alimentato a metano.

Mentre la benzina ed il gasolio sono importati dal Kazakhstan ed hanno un costo tra gli 11ooo ed i 13ooo sum per litro di carburante ad Ottobre 2022 — equivalente a circa 1.10-1.20€/L.

Per il metano invece, estratto direttamente dal sottosuolo dello stato, il costo è di appena 2400 sum con distributori che arrivano a venderlo a 2200 sum — pari a circa 0.20€, 20 centesimi di euro.

Non vi sorprenderà quindi vedere enormi tir con numerosissime bombole di metano sul dorso o installate tra motrice e rimorchio — come pure vecchissime (e muscolosissime) macchine da lavoro sovietiche o camion, di venti anni o più — con i bomboloni sistemati nei posti più improbabili.

Bomboloni after-market di metano
Bomboloni after-market di metano

Piatti tipici

Di volta in volta assaggeremo piatti tipici locali, un po’ per il gusto di provare nuove cose, un po’ per curiosità.

La cucina uzbeka non è male se si sa cosa scegliere (e soprattutto si sa scegliere bene il luogo in cui mangiare). Le zuppe sono discretamente gustose; la carne estremamente speziata ma, in generale, un po’ tutta la cucina è speziata.

Le cipolle saranno costantemente presenti — ovviamente crude.

Dal punto di vista culinario notevoli sono state le influenze turche (è il caso del dolma oppure del kebab) ma anche russe (borsh e pelmeni).

Potete trovare un elenco dettagliato, corredato da foto, a questo link.

Insalata

Ogni volta che chiederete una “salad” (салат) vi verrà portato un achichuk che altro non è che l’insalata tipica del posto, composta da pomodori, cetriolo e anelli di cipolla crudi.

Plov

Il plov è il piatto tipico, la cui ricetta varia da città a città.

L’ingrediente principale è il riso — che viene cotto con carne fritta o carne stufata (solitamente di montone). Si possono poi trovare anche ceci, carote, uva passa…peperoni!

Plov (Tashkent)
Plov (Tashkent)

Manti

I manti sono dei ravioli bolliti ripieni di carne (anche qui di montone o talvolta agnello) saltata con cipolle.

Sia la forma sia la dimensione, così come la ricetta, variano da regione a regione.

Ricordano i ravioli bolliti della tradizione giapponese in quanto a gusto.

Manti
Manti

Samsa

Involtini di pasta ripieni di carne, cipolle e verdure varie (noci, patate, cavolo), anch’essi cotti nel forno tandoori, considerati come snack.

Troverete i samsa praticamente ovunque (perfino lungo le strade extraurbane), venduti in bancarelle.

Pane

Il pane è un elemento particolare in Uzbekistan.

Il lepeshka è il pane uzbeko. Il non (obi-non), un tipo di pane, è una focaccia preparata con farina di frumento ed in passato era merce di scambio e, per la sua sacralità — veniva timbrato prima della cottura con un emblema che individuava il luogo di origine ed il governatore che amministrava la regione.

Nel momento in cui vi siederete al tavolo vi verrà talvolta portato un pane intero, addirittura caldo: questa è la massima espressione dell’ospitalità — secondo cui bon-ton servire il pane intero, caldo, significa omaggiare l’ospite con quanto di meglio si ha da offrire.

In altri posti però vi verrà servito direttamente il pane già tagliato.

Viene cotto nel forno tandoori (di derivazione indiana), forno in pietra di forna tronco-conico rovesciata con brace rovente all’interno, che ne permette la cottura in pochissimi minuti

Le zuppe

Avrete la possibilità di assaggiare varie zuppe.

La shurva è zuppa di carne di montone o agnello con varie verdure come patate, carote, cipolle

Shurva
Shurva

La mastava è invece una zuppa con carne e riso, rimane più densa rispetto alla shurva ed anche più “pesante”

Mastava
Mastava

Ma anche la borsh è una zuppa che, se siete amanti del genere, avrete la possibilità di assaggiare, ovviamente in chiave uzbeka.

Borsch
Borsch

Carne fritta

Anche chiamato jiz, si tratta anche questa volta di carne di montone o di agnello, preventivamente fritta, e servita su una distesa (o ricoperta!) di cipolle crude.

Jiz
Jiz

Shaslik

Per gli amanti della carne arrosto questo è un must!

Vari tipi di shashlik
Vari tipi di shashlik

Sono degli spiedini di carne — solitamente di montone, ma li troverete anche di pollo o agnello — serviti con cipolla cruda come contorno.

Due saranno più che sufficienti a sfamarvi.

Shashlik
Shashlik

La diseguaglianza del turismo

Viaggiando lungo l’Uzbekistan toccherete anche voi con mano la diseguaglianza economica prodotta dal turista che non fa che peggiorare la differenza tra i lavoratori del settore turismo ed i lavoratori degli altri settori.

L’inflazione è un problema concreto ma, apparentemente, nell’ultimo periodo, sotto controllo.

1€ nell’Ottobre del 2012 valeva 2500 sum, nell’Ottobre 2017 9500 sum; oggi, anche a causa dell’inflazione europea e della svalutazione dell’euro — 1€ equivale a 10500 sum ma, durante il 2021, il cambio è arrivato fino a quasi 13000 sum.

Parlavo di diseguaglianza indotta dal turismo perchè nelle varie strutture ricettive i prezzi, per quanto considerabili bassi o in linea con i prezzi europei — in realtà sono elevatissimi per gli standard uzbeki.

Chi ha a che fare con il turista dunque avrà un income decisamente maggiore rispetto a chi invece non ci interagisce, e ciò aumenta la diseguaglianza economica, sociale e di status all’interno del paese.

People of Samarkand
People of Samarkand

Per questo motivo — ma sicuramente anche per altri — la maggior parte dei prezzi degli hotel e dei servizi che gravitano attorno al turista (esempio: i tour organizzati) avranno prezzo espresso in dollari che verrà poi convertito in sum secondo il cambio del giorno — qualora decidiate di pagare in valuta locale.

La differenza tra il costo della vita al di fuori delle zone turistiche è facilmente apprezzabile allontanandovi un attimo dal centro, dove nessuno “parla” inglese ed il posto è frequentato esclusivamente da locals.

Stazione di servizio: venditrici di melegrane
Stazione di servizio: venditrici di melegrane

Un Paese da Mille e una notte

Secondo la leggenda è a Samarcanda che Sharazad (protagonista dell’opera Le Mille e una Notte e voce narrante) ambienta le sue “mille fiabe” — strumento di sopravvivenza e cessazione degli uxoricidi ripetuti perpetrati dal Re di Tartaria Shahriyār all’interno dell’opera — ed i cui i protagonisti sono nomi famosi ed incantevoli che risuonano di generazione in generazione e nella bocca dei più piccoli: parliamo di nomi come Aladdin, Jasmine ed il genio della lampada.

Oggi sposi nel centro di Bukhara!
Oggi sposi nel centro di Bukhara!

Ancora — è a Khiva che il matematico Al-khorezmi inventò l’algebra e i “procedimenti di calcolo numerico fondati sopra l’uso delle cifre” noti oggi a noi con il nome di algoritmi.

La bandiera dell’Uzbekistan con la sua successione di colori ricorda la magia del luogo: a partire dai campi verdi, su cui crescono nuvole di cotone che contrastano con il cielo azzurro.


Grandi passi dal punt odi vista socio-culturale sono stati fatti dopo la morte del vecchio presidente Islam Karimov — nel 2016 — in carica dal 1991 dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica (all’epoca era capo generale del partito sovietico dell’Uzbekistan) .

L’attuale presidente in carica è Shavkat Mirziyoyev che fin dall’inizio si è contraddistinto per una politica più “moderna e liberale*.

Ex presidente dell'Uzbekistan --- Islam Karimov
Ex presidente dell’Uzbekistan — Islam Karimov

Letteratura

Per capire a fondo l’Uzbekistan, magari durante il vostro viaggio, vi consiglio queste letture:

  • Sovietistan di Erika Fatland: è stata la mia lettura principale durante il viaggio; non tutte le informazioni contenute sono tuttavia veritiere o attuali per quanto riguarda l’Uzbekistan. Un esempio? I tratti decadenti ed oscuri con cui descrive e dipinge Nukus, che fanno pensare ad una città in decadenza ed in fase di spopolamento; i dati demografici mostrano invece un progressivo aumento della popolazione negli ultimi venti anni.
  • Buonanotte, signor Lenin di Tiziano Terzani: ancora in fase di lettura, parla del viaggio dell’autore nei momenti successivi alla dichiarazione di indipendenza dei vari stati dell’ex Unione Sovietica
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