Ho finito di leggere qualche giorno fa
Facebook Marketing
di Chiara Cini ― APOGEO Editore. Il libro è del 2016.
Al di là della passione per l’antico (questo è il secondo libro) del 2016 che leggo), verrebbe da chiedersi se un libro scritto due anni e mezzo fa abbia ancora valore e sia da considerarsi utile.
Prima di finire di leggerlo ero dell’idea che si ― non fosse più da considerarsi utile se non come cimelio nella libreria.
Non per il contenuto del libro ― quanto per il fatto che Facebook non sia più da considerarsi appetibile per chi inizia da 0 e vuole farsi conoscere ― a meno che non si sia disposti ad investire in pubblicità.
Il libro
Non sono mancati ― con mia grande sorpresa ― riferimenti a funnel e storytelling introdotti con una semplicità e logicità tale da essere capiti al volo.
Poca teoria veramente da studiare, che per chi non è del campo avrebbe appesantito la lettura rendendola poco scorrevole.
Il libro è più un manuale concreto ― con poche teorizzazioni e solo nei primi capitoli. Non parla dell’essenza del marketing in senso stretto, non pontifica a suon di esempi; piuttosto come un manuale how-to spiega passo passo come muoversi su Facebook (creazione di una Pagina, di una Campagna e relativo management, suggerimenti sul format, come leggere gli insight etc.) senza farsi mancare qualche esempio pratico con varie immagini allegate che rafforzano quanto l’autrice spiega.
Può essere utile?
Con la trasformazione di Facebook da Social network a Social media è aumentato il costo di acquisizione dell’utente: acquisire un utente tramite ads su Facebook costa di più, e non costa poco. Mi ricollego dunque al campo dei servizi sanitari: in una campagna volta ad acquisire utenti (che si sia nutrizionisti, medici dello sport o qualunque altro servizio) va messa in conto una certa cifra ogni mese (variabile ma non bassa) per diffondere l’awareness tra i potenziali pazienti ed incanalarli verso di voi. Ma quanti degli utenti su cui si è completato il primo step del funnel andranno oltre nei passaggi successivi?
Dal punto di vista digitale i servizi sanitari tardano ad essere sponsorizzati (o verosimilmente non hanno appeal sull’utente?) e questo potrebbe essere ancora il momento per convertire nuovi “utenti” a poco prezzo. Questo campo è probabilmente uno dei pochi campi rimasti che permette ancora di ammortizzare il costo di acquisizione per singolo utente (con le dovute eccezioni): se per esempio siete un medico dello sport che rilascia certificati medici agonistici a 50€-60€, pagare anche 15€ per utente acquisito potrebbe essere ancora accettabile.
Il problema della targetizzazione potrebbe invece risultare reale soprattutto se si è all’inizio e non si sa quale potrebbe essere il proprio target.
Conclusioni
É una lettura da tempo libero, elementare, rilassante ed utile. Consigliata. Può dare spunti interessanti a chi non è del campo ma intende comunque intraprendere questa strada per dare visibilità al proprio servizio. Per questo motivo ho deciso finito il libro di iniziare a leggere Instagram Marketing (2018) ― sempre della stessa autrice.