⚠️ ATTENZIONE ⚠️
La scrittura di questo post risale ai momenti successivi al viaggio in Georgia, avvenuto nell’autunno del 2019.
Eventi avvenuti successivamente ne hanno ritardato e quasi fatto dimenticare l’esistenza.
Poichè ritengo il post possa essere interessante, per chiunque stia valutando le nuove versioni del prodotto, ho deciso di pubblicarlo comunque ― seppur non più attuale ed in ritardo con i tempi della tecnologia: il prodotto parrebbe infatti non più disponibile su Amazon nè nella versione 2019 nè in versioni successive.
La versione 2019 risulta pertanto essere l’ultima prodotta.
Avevo parlato precedentemente del RavPower FileHub 2019, quasi lodandone le sue capacità e la sua utilità in un’ottica di mobilità in viaggio per le sue multiple capacità che riepilogo; capacità di fare backup delle SD direttamente su un secondo supporto (HDD, SSD, pendrive…).
Prova sul campo
Nel viaggio in Georgia fatto qualche mese fa ho avuto la possibilità di usarlo in modo intensivo. L’ho usato principalmente per la sua funzione di SD Backup e fare giornalmente il backup sia dell’SD della Canon M50 sia della GoPro Hero 5 .
Sono onestamente rimasto un po’ deluso dalle sue performance di copia dei file. Sia quando si è trattato di copiare numerosi file di dimensioni ridotte (max 20Mb a file per le foto) sia quando si è trattato di copiare pochi file ma di dimensioni considerevoli.
Le SD usate
La prova è stata svolta usando due SD Samsung classe 10 UHS-I rispettivamente da 64GB per la Canon e 32GB per la Go Pro.
SD 1: macchina fotografica
Per trasferire 32.7G.B (2338 files) ― ovvero le foto in formato JPG e CR3 con 11 video ― ci ha impiegato 49’ e 45’’.
SD 2: GoPro
Per trasferire invece 15Gb (107 files) ― per la maggior parte file video della GoPro ― 13’ e 55’’.
Considerazioni
I dati son stati trasferiti su un SanDisk SSD Extreme , per cui dalla sua il FileHub ha avuto anche un ridotto assorbimento di energia dalla porta USB. Son certo che ― avendoci collegato l’altro HDD che uso per i backup ― un WD MyPassort 4TB ― probabilmente non sarei riuscito a completare il trasferimento. Ed in caso di viaggi particolarmente lunghi o in caso di foto particolarmente numerose o pesanti ― i 1000Gb messi a disposizione dal SanDisk non basterebbero ― motivo per cui penserei di portarmi dietro il WD MyPassport.
Il device in fase di backup riscalda abbastanza.
La cosa che mi ha però maggiormente deluso è stata la batteria (viene riportata una capacità di 6700mAh): i due trasferimenti hanno portato ad azzerare completamente la carica residua (la spia della batteria è diventata rossa verso la fase finale del trasferimento), e non c’è alcun modo di conoscere quanto effettivamente sia la carica residua dando per scontato che fosse comunque carica al 100% in fase di inizio.
Cosa non mi è piaciuto
Non mi è piaciuto in particolare:
- Non c’è alcun modo di conoscere il livello di carica (nemmeno dall’app o dall’interfaccia web cui si può accedere quando la funzione di router è attivata);
- Non c’è alcun modo per conoscere lo stato di avanzamento del trasferimento;
- Non vengono forniti dati tecnici sulla CPU;
Sulla carta era estremamente promettente e credevo queste funzioni non sarebbero risultate poi così importanti ma nel momento in cui vi ritrovate a dover aspettare 45’ per un trasferimento ― in mobilità estrema ― sapere a che % di esso vi trovate non può che essere utile.
Soprattutto se ― come nel è emerso dal mio test ― la batteria del device potrebbe esaurirsi da un momento all’altro ed in caso il backup sia in esecuzione nel mentre che lo tenete nel borsone e la batteria si scarichi ― avrete il dubbio se il backup è stato effettuato al 100% o no.
Un piccolo display ― come nel caso del Gnarbox ― sarebbe stato gradito. O almeno la possibilità di interfacciarsi al processo mediante connessione wifi che comunque viene attivata in automatico.
Son consapevole che il prodotto non nasca come device per il backup e per lo sviluppo/editing on-the-go e device anche considerata la differenza di prezzo con un prodotto che invece nasce con quel taglio (50€ vs 380€) ― però RavPower poteva in questo caso impegnarsi un po’ di più per realizzare qualcosa di più performante, coerente con le necessità che si hanno in mobilità estrema e pensato per la vita di tutti i giorni.
Conclusioni
Non vale i 48€ cui viene venduto (in offerta). Se sul campo l’ultima versione 2019 si è comportata in modo deludente ― mi vien da pensare che le versioni precedenti non possano comportarsi così diversamente dall’ultima. Se proprio pensate di non poterne fare a meno ― su Amazon.it è disponibile la versione precedente in offerta ciclica a 19€.
Può essere utile nel caso siate in un luogo in cui non è disponibile wifi (un hotel senza wifi?) ma solo connessione via cavo, ma non so quanto possa essere frequente come contesto.
Ad onor del vero mi capitò due anni fa in Giappone di vivere 3 mesi in una student-house in cui il wifi non copriva l’intero edificio e trovandomi nella stanza più lontana il segnale non riusciva ad arrivare in modo abbastanza forte e stabile. Mi ero dunque dovuto arrangiare con cavo ethernet ed adattatori vari (comprati qualche giorno dopo), ma reputo il contesto più unico che raro.
E’ adatto per piccoli trasferimenti senza impegno o per un uso desktop per accedere ai file del vostro HDD/SSD/SD Card direttamente dal pc o dal telefono senza il bisogno di cercare adattatori ― mentre siete sdraiati a letto.
In definitiva?
Credo ne possiate fare tranquillamente a meno.