EuropeBirthdayTrip 20-23: le cicogne, il confine bielorusso, Vilnius

Ep. 2

I fatti narrati in questo post sono avvenuti tra il 22 ed il 25 Maggio del 2023 e sono stati poi raccolti nei mesi successivi.

Mancavano però i documenti fotografici che dovevano essere organizzati e processati.

Per questo motivo trovano pubblicazione solo in questi tempi.

Partiamo da Warsaw ed impostiamo su Waze la nostra destinazione finale, non senza un po’ di emozione: Vilnius. Seguiamo le indicazioni per Byalistok prima e Augustow poi. La giornata è soleggiata, estiva, non troppo calda — il cielo è sereno. Ma oggi è un giorno speciale, ed il nostro umore è soleggiato almeno quanto la giornata.

A distanza di sette anni torno in Lituania via terra, ripercorrendo le orme tracciate a suo tempo da mio padre, che senza saperlo mi ha insegnato i rudimenti per avere il coraggio di avventurarsi in terre sconosciute, senza necessariamente possedere grandi competenze linguistiche.

Sette anni prima, a bordo di una Fiat Punto 1.2v con motore Fire, sfidavamo le strade europee avventurandoci fino ad uno stato, la Lituania, oscuro e poco conosciuto ai tempi, famoso nelle terre italiche solo per la popolazione femminile che spiccava per la tonalità bionda dei capelli ed il celeste dei suoi occhi.

Ad imbuto oltre l'istmo sovietico Kaliningrad-Belarus
Ad imbuto oltre l’istmo sovietico Kaliningrad-Belarus

Lo facevamo con un po’ di coraggio e timore per quello che sulla carta era un viaggio infinito, potenzialmente ricco di complicanze (indimenticabile l’aver forato due gomme contemporaneamente appena varcato il confine polacco dalla Germania! — e ai tempi il roaming internazionale non esisteva ancora ).

Al tempo, alla guida, c’era mio padre.

Cartello stradale di confine
Cartello stradale di confine

E questo viaggio ha un po’ il sapore dei ricordi.

Pascoli di mucche
Pascoli di mucche

Waze tuttavia ci indica un percorso estremamente rapido, da lì intuisco che che abbiano costruito un autostrada di collegamento — cosa che nel 2016 non era presente. Il mio obiettivo però è ripercorrere la stessa strada, per un motivo: ricordo un lungo rettilineo contornato da alberi secolari, altissimi, testimoni imperituri degli spostamenti di due popoli — nonchè dei miei sentimenti sulla strada del ritorno da Vilnius in quello stesso anno; ricordo le cicogne e i loro nidi, lungo il lontano confine bielorusso; ricordo una strada con numerosi croci nei giardini delle case.

Questi ed altri motivi ci spingono ad allungare il percorso e puntare verso Byalistok.

Direzione Bialystok, ai confini d'Europa
Direzione Bialystok, ai confini d’Europa

I nidi delle cicogne

Da Byalistok a Suwalki una serie di case campestri in muratura, alternate a case verosimilmente appartenenti ai tempi che furono — di legno nero, accolgono nei loro giardini dei pali dei cavi dell’elettricità — sulla cui sommità creature ingenue hanno deciso di costruire il loro punto di appoggio.

Ed è con grande stupore che rivediamo, apparentemente uguali, una serie infinita di nidi di cicogne ed i loro cuccioli che prendono le prime lezioni di volo.

Ancora una volta — emozionante.

Nido di cicogne
Nido di cicogne

Scopriamo, poi, che la Polonia è chiamato anche il paese delle cicogne perchè, in primavera, ospita il 20% della popolazione totale mondiale di cicogne bianche.

Il viale, i ricordi, il silenzio

Da Suwalki seguite le indicazioni per Sejny e_ Lazdijai / Alytus_.

Vi ritroverete ad un certo punto su un lungo rettilineo contornato da una foresta di alberi altissimi.

Motori e natura, ai confini d'Europa
Motori e natura, ai confini d’Europa

Un lunghissimo viale alberato, lineare, dritto, rettilineo era l’unico collegamento non autostradale tra i due stati.

Quasi magico da fotografare, stupendo da ammirare. Trasmette pace, trasmette serenità.

Ed è qui che, in una fermata del bus, decidiamo di fermarci: non abbiamo fretta di arrivare a destinazione, e l’essenza del viaggio è il percorso e quel che si prova durante, non la destinazione.

Viale alberato che conduce verso la Lituania, dalla Polonia
Viale alberato che conduce verso la Lituania, dalla Polonia

Il confine

A questo livello si consuma la tragedia dei ricordi ed arde la mia anima di laudator temporis acti — come direbbe mi pare Catone il Censore.

Confine di ingresso della Lituania
Confine di ingresso della Lituania

Ed è proprio per questo che, stanco dal viaggio, cedo la guida a @washington_giò e mi assopisco.

Vengo risvegliato da un Ma è questo il confine che dicevi!? — un po’ sguaiato, un po’ stupito, un po’ con tono che sminuisce.

Apro gli occhi e vedo il cartello. Annuisco e chiedo di fermare l’auto: ho un po’ di foto da (ri)fare.


Oggi

Maggio 2023
Maggio 2023

e ieri

Giugno 2016
Giugno 2016

Nulla è lasciato al caso, e per l’occasione mi vesto come a suo tempo, ma con qualche chilo in più 😃

Facciamo le foto del caso, ci tratteniamo un attimo a commentare la milestone — di fatto fine e, parrà banale ai più, obiettivo del viaggio — e puntiamo verso Vilnius, ma non passando dall’autostrada ma da una strada statale a singola carregiata, con una corsia per senso di marcia.

Superiamo Alytus ed arriviamo a Vilnius

Il crepuscolo di Vilnius

Vediamo il cartello d’ingresso, mastodontico, che le luci del giorno stanno lentamente scomparendo. I toni caldi del tramonto si mischiano ai freddi del cielo azzurro dando all’ambiente un tocco di magia.

Vilnius, città con 700 anni di storia
Vilnius, città con 700 anni di storia

Tante macchine targate LT ci sfrecciano accanto mentre scattiamo alcune foto ricordo.

Arriviamo nei pressi di Literatu g., fermo l’auto — ma non la spengo. Voglio capire dove siamo e dov’è la casa: le indicazioni non sono chiarissime.

Literatu g.
Literatu g.

Esco in polo, senza smanicato: la temperatura è ottimale, è estiva, ma l’aria è fresca, è frizzante.

E’ lei, l’aria della mia Vilnius.

Gedimino prospektas: strada principale di Vilnius
Gedimino prospektas: strada principale di Vilnius

Vilnius

E’ cambiata. Ma, in fondo, anche io sono cambiato. Tutto cambia, affinchè nulla cambi.

Ed ecco che, a distanza di tempo, mi ostino a tornarci, considerandola come destinazione o nuovo punto di partenza.

Vie del centro storico
Vie del centro storico

Mi piace farla conoscere, e la mia missione questa volta è presentarla a @washington_giò — non come turista ma come local.

Arkikatedra: la cattedrale della Città di Vilnius
Arkikatedra: la cattedrale della Città di Vilnius

Prendiamo possesso dell’appartamento, parcheggiamo l’auto all’interno ed usciamo a che sono quasi le 22.

E dove cenare, se non da Etno dvaras?

Cepelinai e pane fritto
Cepelinai e pane fritto

Il tutto accompagnato da un’ottima birra baltas, chiara, con limone — come da tradizione.

Frase di rito

Questo il bilancio, dopo tre giorni di viaggio:

Il mio compleanno

La mattina del mio compleanno mi sono regalato una canoata rinfrescante nell’acqua gelida del Neris!

Riva del fiume Neris
Riva del fiume Neris

La partenza ancora una volta era da Belmontas (nella cui località troverete anche una passeggiata panoramica ).

Ai tempi dell’ultima mia escursione in canoa, in questa zona, non vi erano villette che invece ora sono espanse e la zona è passata da essere periferia buia all’essere zona residenziale.

La destinazione finale: Baltas tiltas (ponte bianco).

Birra 'bianca' al Ponte Bianco
Birra ‘bianca’ al Ponte Bianco

Nei pressi dell’ingresso della Repubblica di Uzupis volgete il vostro sguardo lungo gli argini del fiume:

Sirenetta di Vilnius, ad Užupis
Sirenetta di Vilnius, ad Užupis

Tramite un contatto locale ottengo il numero di telefono e prenoto alcuni giorni prima; fissiamo l’appuntamento per le 10 del mattino, di fronte al centro commerciale CUP. Arriviamo al luogo dell’appuntamento in monopattino.

Centro commerciale CUP
Centro commerciale CUP

Con il suo furgoncino ci accompagna fino a Belmontas, e da lì partiamo:

Canoa sul Vilnia
Canoa sul Vilnia

La gita è stata estremamente piacevole; il fiume non è mai profondo, raramente pericoloso se non per qualche arbusto lungo il percorso, e vi troverete spesso a dover remare per non fermarvi. Pian piano si allarga fino ad arrivare all’interno della città e quindi sfocciare sul fiume Neris, più ampio e apparentemente pericoloso ma senza particolari correnti.


Per pranzo ci rechiamo da Stirnių malūnas.

Sono stato la prima volta in questo posto con dei colleghi la mia prima volta a Vilnius, e da quel momento ho desiderato ritornarci.

E quale migliore occasione se non quella di festeggiarci il mio compleanno?

Foto archivio: ottobre 2015
Foto archivio: ottobre 2015

La cucina è ottima, l’ambientazione preziosa, pranzare al fresco e letteralmente sul lago è un’esperienza consigliatissima.

Khinkali e khachapuri
Khinkali e khachapuri

In periodo estivo peraltro ha tutto un altro fascino ed offre la possibilità di poter serenamente pranzare non solo sulla riva ma letteralmente sul lago.

Non abbiamo trovato molta gente, e ciò ha reso l’esperienza ancora più unica ed emozionante.

Dettagli
Dettagli

E’ in questo posto che ho festeggiato i miei (primi) 34 anni.

Torta di compleanno alternativa
Torta di compleanno alternativa

Non ancora stanchi, la sera decidiamo di andare a sorseggiare un buon cocktail sul rooftop del Radisson.


Questo ritorno a Vilnius è stato anche l’occasione per visitare un posto che deisderavo rivistare da tanto tempo: il mio vecchio dormitorio.

Ed è in questo momento che si concretizza un throw-back magistrale.

Ho vissuto per tutto il periodo di permanenza a Vilnius in un dormitorio universitario, anche conosciuto in lituano come bendrabutis o — in modo più dispregiativo — barakas. Se il termine barakas poteva essere adeguato per descrivere i dormitori in perfetto stile sovietico di Sauletekis e Didlaukio — il dormitorio di Olandu era, nel 2015, il fiore all’occhiello dei dormitori della Vilnius University. Costava una manciata di euro in più ma la qualità era decisamente migliore, e soprattutto più silenzioso e meno affollato.

Trolleybus della flotta VVT
Trolleybus della flotta VVT

VVT: Vilniaus viešasis transportas ovvero Trasporto Pubblico della Città di Vilnius.

Nel 2015 l’ingresso era vicariato da tre guardiani, giorno e notte, e l’accesso ad eccezione delle ore notturne era pressochè libero.

Un po’ per scherzare, un po’ per anticipare i tempi che — non ci credevo nemmeno io — sarebbero trascorsi, ero solito dire a costoro, con il mio russo molto maccheronico ma comprensibile, che un giorno sarei tornato — un giorno a distanza di tanto tempo, ed avrei fatto vedere a mia moglie o ai miei figli dove avevo vissuto e dove avevo sognato nei miei giorni di permanenza in una terra tanto sconosciuta tanto affascinante. E, come lo dicevo, ricordo la punta di amarezza o melanconia che mi spezzava le parole, proferite invece con spavalderia.

Ebbene, dopo dieci anni, quel giorno è arrivato e ci ho portato

@washington_giò .

Peccato che i protagonisti alla guardiania siano ovviamente cambiati, forse addirittura morti considerata l’età.

L’accesso non è più libero ed ad interrompere lo spazio di ingresso antistante la reception svetta un tornello, altissimo, azionato da tessere magnetiche.

Parlo con la guardiana, racconto un po’ di me, racconto del mio passato lì e chiedo di poter fare un giro, anche con lei, per salire fino al quinto piano — nella cui stanza 517 in compagnia di Albanino e Simoncino, ho trascorso i momenti più sereni della mia all’epoca giovine vita.

La risposta è stata categorica ed irremovibile: no.

Abbiamo ringraziato, e ci siamo congedati.

Come i ricordi.

Dove dormire

Optiamo per un appartamento, autonomo ed indipendente, come da sempre a Vilnius. Mi piace l’idea di poter cucinare in qualsiasi momento ed in completa autonomia qualunque cibo lituano possa mai incontrare e desiderare durante le lunghe passeggiate nel centro commerciale di turno (Akropolis, Rimi o Iki che sia).

Altro vantaggio dell’appartamento è stata la possibilità di rinfrescare la biancheria con la lavatrice, dopo vari giorni di viaggio — che in un viaggio on-the-road di tanti giorni è un plus non da poco.

Interni dell'appartamento
Interni dell’appartamento

A differenza del passato però Vilnius ora si è popolato di numerosissimi hotel.

Eppure non potevamo desiderare esperienza più piacevole: immersi nel centro storico di Vilnius, parcheggio interno sottocasa, a due passi da tutto, e con una vista decadentista accompagnata dalla torre della Vilniaus universitete.

Vista sul giardino interno e sul campanile della Vilniaus universitete
Vista sul giardino interno e sul campanile della Vilniaus universitete

L’interno del giardino interno ha per davvero l’aspetto di un passato dignitoso e ancora presente.

Ci parla, ancora una volta. Restiamo in silenzio ad ascoltarlo, con una buonissima birra lituana.

View dall’appartamento

Come spostarsi

Monopattino 🛴

Bolt
Vai

Bolt potrebbe essere una valida soluzione per brevi spostamenti, per poter noleggiare un monopattino.

Nonostante avessimo l’auto abbiamo usato tantissimo questa forma di trasporto perchè comoda e point-to-point.

Mezzi pubblici 🚎

Maggiori informazioni sul servizio pubblico qui.

Per piccoli spostamenti vi consiglio di acquistare direttamente il biglietto a bordo dei bus, senza sovraprezzo, avendo però cura di avere con voi esattamente 0,65€ per 30 minuti di viaggio o 0,90€ per 90 minuti di viaggio.

In alternativa, in caso pensiate di trattenervi a Vilnius più a lungo, avrete bisogno di acquistare una Vilniečio kortelę (presso uno dei tantissimi kiosk disseminati nelle strade) e ricaricarci un numero di biglietti adeguato a quello che pensate possa servirvi.

Taxi

Uber e Bolt funzionano senza problemi.

In alternativa alcune app più local e con cui poter chiamare un taxi magari risparmiando qualche euro.

eTAKSI
Vai
Taxi.LT
Vai

Dove mangiare

Etno dvaras

Celeberrimo, pietra miliare e immancabile posto in cui fare almeno un pasto, a Vilnius.

Numero di cepelinai prodotti al 23/05/2023
Numero di cepelinai prodotti al 23/05/2023

Stirnių malūnas

Posizione su Google Maps qui.

Ristorante georgiano a qualche km di distanza da Vilnius. E’ necessaria l’auto per arrivarci.

Consigliato sia nelle giornate estive per poter consumare un katchapuri sulle rive del lago sia nelle giornate autunnali, cupe, per consumare un calice di vino rosso al caldo e guardare l’esterno in pieno sentimento sturm und drag.

Borsch, _mon amour_
Borsch, mon amour

Radisson Blue

Posizione su Google Maps qui.

Catena di ristoranti icona della regione scandinava e dei baltici in senso lato.

La catena di hotel ha in comune la presenza di un rooftop con bar in cui poter consumare un cocktail ed ammirare il panorama della città dall’alto.

View dal rooftop del Radisson Blue di Vilnius
View dal rooftop del Radisson Blue di Vilnius

London grill

Posizione su Google Maps qui.

In giro per la old town troverete vari london grill — una catena di ristoranti a tema brace.

In assenza di alternativa (ma anche come prima scelta!) si mangia abbastanza bene, soprattutto per gli amanti della carne alla brace.

Quello indicato nella posizione è quello da me più volte provato nel tempo, e la qualità rimane sempre molto alta.

Cosa fare (in estate)

Rafting

Se avete a disposizione un mattina intera e non avete paura nel bagnarvi, questa esperienza potrebbe fare per voi: consiste nel noleggiare una canoa e, tramite transfer, arrivare fino nei pressi di Belmontas, nella cui valle scorre il fiume Vilna.

Da qui, in leggera pendenza, lo percorrerete seguendo la corrente (avrete comunque necessità di remare), passando sulle battute finali sotto i ponti di Užupis, prima di immettervi nell’immenso (ma placido) fiume Neris.

Potete contattare (anche via Whatsapp) lo +370 60676567.

Kalvariju turgus

Posizione su Google Maps qui.

Il mercato popolare in cui poter comprare ortaggi e frutta fresca. Non lontano dallo Zaliasis tiltas.

Vilnius TV tower

Posizione su Google Maps qui.

Destinazione sia invernale sia estiva, con la differenza che in inverno bisogna valutare per bene quando la visibilità può essere adeguata, onde evitare di pagare per salire fino in cima e non poter godere del panorama che si può apprezzare a 165m di altezza.

In cima troverete un pub/ristorante in cui poter sia mangiare sia consumare una bevanda alcolica/non alcolica, con la sommità che ruota su se stessa ed in 60 minuti compie un giro completo permettendo di ammirare tutto il paesaggio attorno alla torre.

TV Tower di Vilnius
TV Tower di Vilnius

La torre della TV rappresenta ideologicamente il simbolo della resistenza lituana all’invasione sovietica e della lotta all’indipendenza, avvenuta nel marzo del 1990.

Un anno dopo la sua intipendenza, nel Gennaio del 1991 — i sovietici tentarono di invadere Vilnius e prendere il controllo della torre della TV per poterla sfruttare per diffondere i programmi propagandistici sovietici.

Negli scontri persero la vita alcuni lituani e molti altri rimasero feriti; la torre non fu mai conquistata — da qui il simbolo della resistenza ed orgoglio lituano.

Sightseeing spots

Da Subačiaus Observation Deck potrete ammirare lo skyline di Vilnius da una posizione alternativa e meno scontata rispetto alla famosissima foto scattata dalla Gedimino tower.

Vista dalla via Subačiaus
Vista dalla via Subačiaus

Percorrendo la via vi ritroverete peraltro nel cuore di Vilnius, nei pressi del Municipio di Vilnius.

Vista sulla nuova Città di Vilnius
Vista sulla nuova Città di Vilnius
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