Norvegia

L'imprevisto di Bodø

Day #6

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E qual de’ numi inimicolli?

Iniziavo così già un altro post ― e come citazione calza a pennello quando l’imprevisto turba il viaggio.


Bodø da programma sarebbe dovuta essere una tappa obbligata ma di passaggio: arrivati alle 22.30 all’aeroporto locale ― il nostro next step era quello di spostarci con tutta calma nel porto da cui sarebbe partito il traghetto all'1.30 (tre ore dopo) che ci avrebbe portato (in tre ore) a Moskenes alle 4.30 della notte.

Lì ci attendeva un’auto noleggiata presso il noleggio locale con cui poi saremmo arrivati al rorbu prenotato.

Una notte di spostamenti ― forse un po’ azzardati ― ma che mettono quel quid d’avventura avvincente nel viaggio e trasformano degli eventi banali in straordinari.

Qualcosa però non è andato secondo i piani.

In partenza
In partenza

L’arrivo a Bodø

Porto di Bodø
Porto di Bodø

Il viaggio a bordo dell’Embraer E190 è stato un po’ turbolento ma in linea con lo spirito avventuriero con cui ci approcciavamo a Bodø.

Arristiamo in prossimità di Bodø che il sole è già caduto al di là dell’orizzonte ed il cielo è appena illuminato da un timido riverbero dato dalle nuvole imponenti che permettono un non chiaro e misterioso disegno del territorio ― su cui spiccano tra tutto gli immensi e molteplici laghi (qualcuno, come me, penserà: Lituania?).

L’aeroporto è davvero piccolo e, a tratti, poco curato. Scarno. Ricorda un aeroporto di periferia, senza troppi servizi o fronzoli: il nostro è uno degli ultimi voli ed i negozi sono già tutti chiusi. Il personale è già intento nella pulizia degli interni, obbligandoci a vari spostamenti dei bagagli mentre eravamo intenti a capire come effettivamente fosse più conveniente muoverci.

Chiamo il noleggio auto e chiedo conferma della disponibilità dell’auto (non risponde, se non con un messaggio alcune ore dopo); chiamo il rorbu: ci aspettano.

Fuori ― era già notte. E freddo. Vento.

Bodø

Bodø è una vivace città portuale fondata nel 1816 ― rimasto un centro povero e dallo scarso ruolo portuale fino al 1860 quando l’economia locale visse il boom economico dato dalla pesca delle aringhe.

All’inizio del XX secolo vennero costruite anche varie industrie ― la cui costruzione attirò l’attenzione della Luftwaffe le cui bombe distrussero numerosi edifici storici che si affacciavano sul lungo mare.

La città oggi appare sorprendentemente moderna e si sviluppa su una penisola che si affaccia sul Saltfjord.

Da tempo Bodø è porto di sosta regolare del traghetto costiero Hurtigruten ed è punto di partenza per andare a visitare il maelstrom di Saltstraumen a sud-est del fjordo.

Maggiori informazioni sulla crociera Hurtigruten qui

Il Maelstrom

Il maelstrom Saltstraumen apprezzabile anche dalla statale 17 a 30km dalla città è un fenomeno naturale abbastanza famoso: quattro volte al giorno milioni di metri cubi d’acqua passano attraverso uno stretto di 150m ad una velocità di oltre 10 nodi. Il fenomeno è causato dalla differenza tra alta e bassa marea presente in questa parte di oceano che può generare un maelstrom di più forti al mondo che può arrivare a 10 metri di diametro e 5 di profondità; le vibrazioni generate dal movimento dell’acqua producono un suono misterioso simile ad un guaito.

Il vortice d’acqua raggiunge il massimo della turbolenza quando c’è l’alta marea ed è particolarmente violento quando c’è la luna piena (i calendari lunari e delle maree sono disponibili presso l’ufficio turistico di Bodø).

Potrete osservare l’aprirsi del gorgo dal ponte sul canale ― ma il panorama potrebbe essere “noioso” per gli standard norvegesi…

Crediti: Norvegia, Mondadori.

I lettori di Verne e Allan Poe non vorranno perderselo.

Come spostarsi

Bus

I bus a Bodø son tutto fuorché economici: un biglietto singolo vi costerà 42Kr (circa 4€).

Per acquistare il biglietto potrete usare quest’app di seguito:

Billett Nordland
Vai

Se invece il vostro scopo è programmare il percorso ― potrete farlo usando questo sito.

Taxi

Qualora abbiate necessità di spostarvi tramite taxi potrete fare affidamento su Taxifix.

Taxifix
Vai

Taxifix funziona non solo a Bodø ma anche a Oslo e Tromsø ― qualora visitiate anche queste città ed abbiate necessità di spostarvi comodamente e rapidamente.

Il traghetto per Moskenes

Il servizio

Il servizio di collegamento Bodø-Moskenes è garantito dai traghetti Torghatten-Nord.

Le corse giornaliere e notturne variano in base al giorno della settimana ed in base alla stagione: nel periodo di maggiore affluenza il traghetto fa la spola 24/24 garantendo fino a 6/7 corse giornaliere. Nei periodi meno turistici (come nel nostro caso ― i primi di Ottobre) le corse potrebbero essere molto meno e potreste avere qualche difficoltà nel coniugare lo spostamento in traghetto con le vostre esigenze di viaggio.

Nel nostro caso specifico, le corse nell’arco delle 24 ore erano soltanto due: 1.30 e 16.30.

Il costo

Ad Ottobre 2021 il traghetto è gratuito per i soli passeggeri senza auto al seguito; si accede per priorità d’imbarco: prima coloro che hanno comunque acquistato il biglietto (nel nostro caso: 150Kr/cad.) e poi coloro che non l’hanno acquistato.

Se volete essere certi di imbarcarvi a quel determinato orario ― allora la cosa consigliata è acquistare comunque il biglietto per il passaggio ponte.

Qualora vogliate portare con voi l’auto ― dovrete acquistare invece il biglietto.

Salvagente
Salvagente

Gli eventi

Saliamo sul bus seguendo le indicazioni del percorso date dal sito della compagnia dei bus; paghiamo il biglietto tramite l’app e ci mettiamo comodi; intanto fantastichiamo e cerchiamo di capire come sarà l’attraversata: il vento fuori ci fa presagire un mare mosso ed una traversata buia e tempestosa; le previsioni tuttavia dicono sia ancora abbastanza calmo.

In questo turbinio di pensieri ci accorgiamo all’ultimo di essere arrivati alla fermata desiderata.

Suoniamo la prenotazione di fermata e ― con i mille bagagli (borsa, valigia, telefono in mano, vari depliant presi in aeroporto che ancora non avevano trovato allogio in valigia) ― scendiamo.

All’esterno un vento tagliente e nordico, polare, freddo, ci insulta la faccia e ci obbliga a chiudere la zip del cappotto ed incastrarla al di sotto della sciarpa quanto più possibile.

Il tutto trafelati, in movimento, nella notte, con lo zaino ed il trolley a tiro, io primo e @washington_giò seconda ― quando sento un tonfo sordo.

Mi giro, non vedo nessuno, nemmeno il secondo. “Dove si sarà cacciata per fare foto!” ― penso.

Invece no: abbasso lo sguardo e, all’ombra di una pianta illuminata dal lampione, c’era ― incapace a rialzarsi ― @washington_giò .

Tentiamo a fatica di rimetterci in piedi ― ma senza successo. Il freddo ed il vento si facevano sentire sempre di più.

Un passante si ferma; ci chiede se avessimo bisogno di aiuto: ci consiglia l’app per il taxi ed il Pronto Soccorso locale attivo per le necessità del caso.

Bodø by night

Lo ammetto: forse a causa degli eventi, ma con un clima estremamente inospitale. Mi ha ricordato quasi del vento gelido dell’Est, a Vilnius, che non risparmia niente e nessuno e concede solo pochi minuti ― se ben vestiti ― ed obbliga a mettersi al riparo quanto prima.

Chiamiamo un Taxi e ci rechiamo in Pronto Soccorso.

Che ― detto così, da chi ci lavora, fa capire la potenziale gravità di quel che era accaduto.


Arriva il nostro turno ― dopo un’attesa di 2 ore.

Un collega svogliato, tra una sorsata di tè ed un’altra, visita ― con me presente ― causa barriera linguistica ― @washington_giò .

Non rilascia referto, non rilascia indicazioni, se non “siete medici, sapete cosa prendere in questi casi” ― se non fosse che si, in Italia, posso affrontare un problema simile ed acquistare quel di cui necessito ― non in un paese straniero.

Nessuna indagine radiografica. Niente terapia.

Diagnosi: distorsione dell’adduttore sx.

Nel frattempo cerchiamo un hotel in cui passare la notte. L’unico disponibile e con reception h24.

Non lo linkerò perché, oltre ad essere inospitale e vecchio, è tra i più brutti in cui forse sia mai stato.

Qualche giorno dopo, 4 aerei presi, tornati in Italia, dopo radiografia, la diagnosi è stata tutt’altro: frattura di collo di femore.

Se solo penso che in Italia, dopo lo stesso periodo di attesa, anche nel Pronto Soccorso più piccolo ― le cose sarebbero andate diversamente…

Ci si lamenta troppo ― pensando che all’estero le cose vadano meglio. Be’: vanno peggio.

Il Porto di Bodø

Posizione su Google Maps qui.

Porto di Bodø
Porto di Bodø

Trascorriamo qua l’ora di pranzo ― seduti in dei tavolini ― in cui consumiamo del cibo che ci portavamo con noi per le emergenze.

Attracco della Kong Harald
Attracco della Kong Harald

Il sole è piacevole e ― dolori a parte ― l’avventura della notte precedente sembra quasi lontana.

Attendiamo il traghetto ― tra una foto, un video, un ripasso dei next steps ed una ricalendarizzazione di tutto il viaggio.

La più antica nave da crociera della Norvegia

L’attraversata

Il battello percorrerà lo spazio di mare tra Bodø e Moskenes con grande calma, senza fretta, facendo innumerevoli slalom tra i vari isolotti lungo il percorso.

Il mare è calmo.

Numerosissime stazioni cui prendere sick bags ci fanno però intendere come normalmente l’attraversata sia tutt’altro che pacifica.

A che punto siamo?
A che punto siamo?

I video su youtube, soprattutto nel periodo invernale, confermano i nostri sospetti.

Arriviamo a Moskenes sul tardi, poco prima delle 20, giusto in tempo per prendere l’auto a noleggio.

Il buio non ci fa rendere conto di dove effettivamente siamo; prendiamo l’auto e ci rechiamo al rorbu ― distante pochi km di strade serpiginose e strette ― illuminate dai fari stanchi e fiochi della macchina.

Parcheggiamo.

Quel che il giorno prima sembrava impossibile invece è accaduto: il viaggio ― nonostante tutto e con fatica ― prosegue.


Puoi leggere il day #7 qui.

Se invece vuoi leggere quali sono stati i preparativi per la Norvegia puoi farlo su questo post.

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