Le indicazioni fornite all’interno di quest post potrebbero non essere già più attuali al momento della pubblicazione, e si riferiscono alle informazioni raccolte in vista del viaggio avvenuto nella seconda metà di Giugno 2024.
Per maggiori informazioni sul planning del viaggio fare riferimento a quanto contenuto in questo post.
Una città sul mare, con una serie di canali che penetrano e suddividono la città. Alcuni la chiamano la Parigi dell’Est, altri la paragonano ad Amsterdam per i suoi canali. Leningrado, Stalingrado, San Pietroburgo sono nomi che rieccheggiano nelle pagine dei libri di storia per essere la città degli zar, sede di grandi rivoluzioni e culla del pensiero sovietico. Eppure è una città tra le più europee che potrete trovare in Russia.
Era il 2015 quando con un manipolo di sconosciuti eterogeneo e di diversa estrazione linguistica, a bordo di un bus, partimmo da Vilnius alla volta prima di San Pietroburgo, poi di Veliky novgorod ed infine di Mosca.
Era la fine di Ottobre, il che vuol dire che in certi posti l’inverno se non è arrivato — sicuramente è alle porte.
Il clima era autunnale ed i miei occhi cercavano di scorgere ad ogni angolo il segreto di San Pietroburgo, quel mix di cultura, di lingua sconosciuta, di complessamente raggiungibile e per questo affascinante. Come un bambino sillabavo ogni singolo cartello o insegna, e mi compiacevo dei miei seppur piccoli progressi linguistici — i progressi di chi è agli inizi e ha l’oro in bocca.
Anche in quell’occasione il viaggio si era rivelato un tour de force in cui, capitanati dalla giovane Zanna (la nostra guida), girammo San Pietroburgo nel giro di due giorni, poi una notte ed una mattina trascorsi nel mezzo del nulla — a Veliky Novgorod — e poi spediti fino a Mosca. A Mosca altri due giorni — per poi tornare a Vilnius attraverso un vuaggio in bus di un giorno ed una notte.
Storie di altri tempi, senza wifi e senza supporto linguistico che la tecnologia di oggi invece fornisce.
Altri tempi, altre persone.
I vibes percepiti, però — a dieci anni di distanza — non sono gli stessi. Vedo una società più global, più omogenea, meno “sovieticante”, più varia.
Di contro, però — questa volta non funzionano i pagamenti via carta.
Ogni viaggio in Russia ha delle criticità, a prescindere dal periodo in cui venga fatto.
Dove soggiornare
La scelta è stata un po’ limitata — sia perchè effettuata a meno di 10 giorni dal nostro arrivo — nonostante per la richiesta del e-VISA avessimo dovuto dichiarare un alloggio e dunque ne avessimo prenotato uno quasi a caso.
Optiamo per il Center Hotel prenotato tramite il sito Ostrovok.ru: rispetta tutti i parametri che ci siamo dati, primo tra tutti la distanza da una stazione della metro.
A due passi dalla Nevsky Prospekt — appena varcata la sogli in uscita si è catapultati nel mondo iperdinamico e popoloso della vita pietroburghese (???).
Tra l’altro a pochi metri da noi si trovava l’hotel in cui ero stato ormai dieci anni fa — il Graffiti Hostel. Ricordo una casa del libro — nei suoi pressi; oggi chiusa…
Il fatto però di essere lungo la Nevsky Proskept non è di per sé un parametro da considerare per reputarsi in centro: il famoso viale è lungo oltre 2km. La fermata della metro però vi darà abbastanza libertà di spostamento.
L’hotel è accogliente, e lo è ancor di più lo staff — che al nostro arrivo ci ha fatto trovare una bottiglia di bollicine e due calici.
Mentre, in partenza, una confettura ai frutti rossi.
A pochi passi la Stazione dei Treni Moskovski — che si affaccia sulla gigantesca Piazza degli Eroi di Leningrado.
Le camere sono basic. Per via dei lavori di ristrutturazione non l’aria condizionata non era funzionante e nemmeno era possibile aprire la finestra — onde evitare di ritrovarsi qualche delinquente in stanza attraverso l’impalcatura presente.
Ci dobbiamo accontentare del ventilatore, anche lui un po’ stanco — ma che ci permette un giusto riposo.
La colazione va ordinata dalla sera prima e si può scegliere da un menù abbastanza vario. Poche cose ma decisamente buone ed in linea con i gusti.
A San Pietroburgo dovrete accantonare l’idea di una stanza di hotel con vista: per regolamentazione urbanistica i palazzi devono avere tutti la stessa altezza — pari a circa 5-6 piani — senza grattacieli con vista.
Cosa vedere a San Pietroburgo?
Riduttivo limitarsi ad un elenco di posto: San Pietroburgo va vissuta nei suoi vibes invece che nei luoghi di interesse, che comunque non mancano e meritano di essere visti — almeno una volta.
Nevsky prospekt
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Una via lunga oltre 2km che non ha bisogno di presentazioni. Ne hanno parlato grandi scrittori — oggi ridotta ad un alternarsi di ristoranti trappola per turisti, souvenir e qualche venditore di fiori.
Ogni volta che la percorrerete vi imbatterete in una serie di meravigliE, una dopo l’altra — per cui dovrete stare attenti ad ogni incrocio.
Il primo edificio in cui vi imbattererete — circa a metà percorso — sarà la Casa di Singer
La casa di Singer
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Situata ad angolo di fronte alla cattedrale di Kazan il suo progetto originario prevedeva la costruzione di un grattacielo come sede locale della Singer Co., casa produttrice di macchine da cucire. Il progetto non fu mai ultimato perchè in tutta San Pietroburgo non era concesso costruire palazzi più alti del Palazzo d’Inverno. Per questo motivo l’edificio venne coronato con una cupola in rame e vetro.
Divenne presto sede della più importante e grande libreria della città tanto da guadagnarsi il titolo di Casa del Libro.
Oggi è sede del quartier generale VK (il social network russo simile a Facebook).
All’interno troverete un bar, tantissimi libri su varie tematiche (tutto rigorosamente in russo), angoli per souvenir ma soprattutto una toilete, che potrebbe rivelarsi il servizio (anti)igienico su cui contare nelle emergenze da turista.
In particolare il servizio bar vi permetterà di gustare un buon caffè (o espresso, in base ai gusti) seduti nei tavolini disposti lungo le vetrate nel perimetro.
Per accedere alla toilette però avrete necessità di un tagliandino che vi verrà rilasciato una volta consumato al bar.
La Cattedrale di Kazhan
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La sua costruzione risale agli inizi del 1800 ma, per problemi finanziari, l’opera non fu mai completamente conclusa.
Il suo colonnato ricorda il celeberrimo colonnato ad emiciclo costruito ad opera del Bernini presente in Piazza San Pietro.
Si trova esattamente di fronte alla casa di Singer.
Ci passerete di fronte numerose volte, ed ogni volta ne contemplerete la maesteosità ed imponenza, soprattutto la sera quando le luci produrranno delle ombre suggestive tra il suo colonnato.
La chiesa del Salvatore sul sangue versato
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A pochi passi dalla Nevsky Prospekt: dal palazzo Singer deviate verso nord-ovest e percorrete la strada: vi imbatterete nella cattedrale.
Costruita per commemorare l’assissinio di Alessandro II — questa chiesa fu costruita adoperando marmo rosa di origine italiana.
Durante la nostra visita alcune cuspidi erano in manutenzione e nascoste dall’impalcatura…un vero peccato!
Palazzo d’Inverno e l’hermitage
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Il Palazzo d’Inverno è stata la residenza invernale degli zar per quasi 200 anni. Nella Rivoluzione russa del 1917 divenne il simbolo più importante dell’oppressione zarista.
Costruito con una struttura monumentale quasi a rimandare la grandezza degli zar e la potenza dell’impero russo: da questa struttura lo zar comandava e disponeva di tutti i territori della Russia ed oltre.
Si contano 1786 porte, 1945 finestre, 1500 stanze e 117 armadi (secondo wikipedia).
C’è una nota di italianità nell’architettura della struttura: tra i vari architetti che concorse alla sua progettazione si annovera Bartolomeo Rastrelli.
Dopo la Rivoluzione Russa del 1917 il palazzo venne occupato dalla guardie rosse dando inizio al periodo sovietico.
Ovunque online troverete l’indicazione di acquistare il biglietto direttamente dal sito internet. Orbene: partendo dal presupposto che le nostre carte non dovrebbero funzionare — il sito non ha mai proposto l’acquisto di biglietti tanto che pensavamo fossero già prenotati ed esauriti!
In verità è bastato presentarci poco dopo l’apertura e — dopo una fila di appena 5 persona — acquistate al costo di 500 ₽ a testa il biglietto di ingresso. A fronte di ulteriori 500 ₽ ed una cauzione di 1000 ₽ avrete la possibilità di noleggiare l’audioguida in italiano per poter navigare attraverso l’infinito palazzo con almeno qualche punto di riferimento.
Programmate di trascorrere al suo interno almeno 2 ore e mezza. All’interno è presente una cafeteria con insalate, sandwich e altre cibarie per cui potrete programmare un break a metà visita e rendervela più piacevole e non un tour de force.
Consiglio di prendere a noleggio l’audioguida per non perdervi i dettagli che il palazzo ha da offrire.
Come l’incisura sul vetro scritta con l’anello di diamante dalla principessa Caterina.
All’interno stanze a tema, dall’arte francese, a quella tedesca, a quella italiana.
Nel novero della cultura italiana rientrano una intera stanza dedicata a Raffaello più varie stanze dedicate ad altri artisti italiani come Michelangelo, Canova, Caravaggio e Da Vinci.
Le stanze più interessanti però risultano essere quelle arredate come erano ai tempi degli zar.
La visita è caldamente consigliata anche (anzi, soprattutto) a chi non è amante delle visite ai musei (come il sottoscritto). Andare via da San Pietroburgo senza averlo visitato equivale a non averne apprezzato appieno la sua anima.
La Metro e le sue stazioni
Nel vostro spostarvi da un posto all’altro apprezzerete sicuramente l’arte contenuta all’interno delle Stazioni della Metro di San Pietroburgo.
Da tanto ho in mente di realizzare una serie di post ad hoc sulle metro sovietiche, di cui quella di San Pietroburgo e Mosca rappresentano sicuramente i precursori del progetto.
L’odore che sentirete all’interno è un tratto distintivo di tutte le metropolitane ad oggi presenti nei territori ex sovietici.
Ma la metro di San Pietroburgo è diversa dalle altre. E’ infatti la più profonda tra tutte quelle costruite in Unione Sovietica, e le sue stazioni sono dei veri e propri musei.
Per viaggiare avrete bisogno di acquistare un gettone — al costo di 74 ₽.
Il prezzo rispetto a 10 anni fa è solo leggermente aumentato (ricordo un 70 ₽) — ma quel che è davvero cambiato è invece il materiale di fabbricazione dei gettoni — che ora sono in metallo per cui sono stati abbandonati quelli di un tempo, in plastica.
Alcune stazioni che vi consiglio di visitare sono:
- Ploshad Vosstaniya simbolo della metro di San Pietroburgo, è stata inaugurata nel 1955;
- Mayakovskaya con le porte ad ascensore orizzontale, in metallo e cieche, tutta rossa;
- Avtovo inserita dal Guardian nel 2014 tra le 12 stazioni metro più belle del mondo;
- Admiralteskaya di recentissima costruzione (2011) costruita per alleviare il traffico sulle altre due fermate della Nevsky Prospekt;
- Mezhdunarodnaya anche questea di recentissima costruzione (2012), caratteristica per essere una stazione basata su colonne portanti;
- Kirovsky Zavod nominata così in onore della fabbrica di armamenti del tempo, la Kirov plant.
Potete trovare maggiori informazioni sulle migliori metro di San Pietroburgo (con tanto di foto) a questo link
La fortezza di San Pietro e Paolo
Anche conosciuta come Bastiglia russa — fu voluta da Pietro il Grande e costruita su un’isola lungo il decorso del fiume Neva.
All’interno è presente l’omonima cattedrale in cui, nel progetto e desiderio originale, sarebbero dovuti essere sepolti i resti di Pietro il Grande e dei suoi successori.
All’interno della fortezza venne anche fatto costruire un tribunale e le prigioni.
Ci si può arrivare con due ponti, uno ad Est ed uno ad Ovest.
In caso non vogliate percorrere a piedi il tratto che dalla Nevsky prospekt vi separa dal ponte Ovest potrebbe essere una buona idea quella di arrivarci mediante un servizio di navetta nautica con partenza da qui che, al costo di 100 ₽, vi porterà quasi in prossimità del ponte ad Ovest.
All’interno potrete decidere al costo di 400 ₽ di salire lungo il ballatoio in legno presente sulla sommità del muro di cinta che funge da protezione alla fortezza.
A causa di lavori la vista era parzialmente occlusa dall’impalcatura e non è stata una passeggiata piacevole o comunque che potesse valerne la pena. Ricordo però che nel 2015, ad Ottobre, forse per il clima autunnale-invernale o per l’assenza delle impalcature dei lavori in corso, la passeggiata e la vista sul Palazzo d’Inverno ed il fiume Neva valevano decisamente la spesa!
Molto più piacevole sarà invece riposarvi sulle rive del Neva da questo lato dell’isola.
Le rive del Neva, i ponti, le notti bianche
Il vero miracolo che forse altre poche volte avrete la possibilità di vedere — almeno alle longitudini a cui siamo abituati — sono le notti bianche.
Il sole non tramonta mai completamente, e sul far della sera l’orizzonte rimane sempre perennemente illuminato, come in un crepuscolo infinito al tramonto che si fonde con il crepuscolo dell’alba. Fantastico.
E la differenza tra giorno e notte è ancora più marcata andando ad osservare verso il Nord (con un crepuscolo sempre presente) o verso il Sud (con la notte buia)
Vi ritroverete a vagare alle 2 di notte come siete normalmente abituati a fare alle 20:30 — e continuerete senza sosta a vagare anche alle 3 ed alle 4 — rinvigoriti dall’alba che velocemente si fa spazio in cielo.
Il fatto che la luce pervada la notte vi porterà a sentire meno la stanchezza e a disregolazioni del ritmo sonno-veglia — per chi è suscettibile ai cambi stagionali.
Il risultato è che vi ritroverete a dormire quattro, massimo cinque ore a notte — ed al mattino risvegliarvi freschi come una rosa.
C’è da rimanerne incantati e fissare per ore quello spettacolo, che di fatto non dura che pochi minuti (il tempo di sollevare i bracci del ponte).
La notte i ponti prendono vita in un rituale programmato che ha luogo ogni notte, da quando i ponti furono costruiti: con precisione svizzera i ponti del Neva si alzano, permettendo il passaggio delle imbarcazioni dal Mar Baltico che risalgono così il fiume.
Uno spettacolo che nè le parole e nè dei video possono riprodurre in alcun modo.
Esserci è l’unico modo per godersi lo spettacolo, le luci, gli odori, la gente, la gastronomia locale dei kiosk che per l’occasione popolano le vie ed i percorsi lungo il fiume.
E’ uno spettacolo atteso da tutti, giovani e meno giovani — una cosa che in verità si ripete ogni notte da quando i ponti furono costruiti. Ma il fatto che sia la notte più lunga dell’anno rende l’abitudinario movimento molto più affascinante.
Ogni ponte infatti ha un orario preciso di apertura e chiusura, che ogni notte viene rispettato al minuto. Potete trovare i vari ponti con gli orari di sollevamento in questo link
Noi ci siamo posizionati in prossimità del Palace bridge.
L’isola di Vasilinsky e le colonne rostrate
In caso invece vogliate raggiungere la fortezza di Pietro e Paolo a piedi dovrete necessariamente passare attraverso l’isola di Vasilevskij. E’ una delle isole più grandi sulle quali sorge San Pietroburgo. Dal Palazzo d’Inverno attraverso il Dvortsoviy bridge potrete percorrere il lungoneva sul versante orientale dell’isola e quindi attraverso il Ponte della Borsa raggiungere l’altra sponda della Neva da cui potrete raggiungere la fortezza attraverso il ponte ad Ovest.
In particolare nel lungoneva troverete varie struttura di interesse turistico come il Palazzo della Borsa, le le colonne rostrate ed il giardino della Strelka — la punta panoramica da cui godere di un panorama mozzafiato.
Purtroppo le strutture del lungoneva non sono raggiungibili a causa di lavori in corso.
Mi piace ricordarla con le note autunnali della mia prima volta a San Pietroburgo, con la nebbiolina che gelosamente rendevsa impenetrabile il segreto di San Pietroburgo, della sua lingua e della sua storia.
Troverete comunque uno spiraglio per godervi il paesaggio:
Palazzo e Giardini d’Estate
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In caso abbiate un due ore libere tra un appuntamento e l’altro o — come nel nostro caso — tra il bus di ritorno da Mosca ed il bus per Tallinn — potete valutare di trascorrere due ore all’interno di questi giardini.
Il giardino si trova ad angolo tra il fiume Neva ed il canale Fontanka.
All’interno viali alberati, numerose panchine e diverse caffetterie all’interno offrono benessere e ristoro a chi voglia fare una passeggiata al suo interno, per trascorrere qualche ora all’aperto in mezzo alla natura.
Piazza della Vittoria: gli Eroi di Leningrado
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Il complesso è un monumento memoriale alla Grande Guerra Patriotica del (1941-1944) in ricordo di tutti i soldati sovietici che persero la vita per difendere le porte di (al tempo) Leningrado.
La Piazza della Vittoria si trova in periferia, quasi alla fine della Moskovsky prospekt — che in passato era l’arteria che conduceva a Mosca. Ancora oggi la via è la principale via di accesso alla città, soprattutto per le auto ed i bus che arrivano dall’aeroporto o da Mosca.
Al suo interno il Memoriale degli Eroi di Leningrado: una suggestiva realizzazione con fiacole di fuoco e musica lirica dall’alto pathos che accompagna la passeggiata all’interno della struttura esterna.
Gli spazi sono immensi e la struttura del memoriale è mastodontica.
Un bellissimo ricordo e monito ai viandanti che inevitabilmente entrano ed escono dalla città, che nel tempo ha cambiato nome, forma ma è rimasta immutata nella sua essenza ed orgoglio dai tempi di Pietro il Grande.
Cattedrale di Sant’Isacco
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Esempio di architettura neoclassica e famosa per la sua cupola tra le più grandi del mondo.
All’esterno si trovano 112 colonne di granito rosso mentre la cupola è stata realizzata con due interfacce di metallo riempite da vasi in terracotta per poter isolare meglio e garantire comunque una certa leggerezza ed acustica.
E’ necessario munirsi di ticket sia per l’ingresso nella cupola sia per l’interno dell’edificio.
Tra la cattedrale ed il Neva un ampio giardino, in condivisione con i palazzi della Libreria Nazionale di Boris Yeltsin e La corte costituzionale della Federazione Russa.
Il cavallo di bronzo
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La statua simboleggia Pietro il Grande a cavallo che calpesta un serpente — costruita per volere di Caterina la Grande per commemoralo.
E’ uno dei landmark più famosi di San Pietroburgo.
Statua di Lenin
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Che itinerario sarebbe senza far menzione della statua di Lenin?
E quindi ecco la statua più grande di Lenin presente a San Pietroburgo, sempre lungo la via Moskaya.
Escursioni
Ad ogni angolo troverete escursioni sia sul Neva che fuori San Pietroburgo, come esempio verso il Palazzo di Peterhof.
Come sempre il consiglio è di non precipitarsi al primo “butta-dentro” con megafono ma di farsi un’idea complessiva e fare confronti sfruttando anche Google per le recensioni.
Dove mangiare
A San Pietroburgo avrete solo l’imbarazzo della scelta, sui luoghi in cui mangiare.
Georgiano
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Il nostro primo pranzo a San Pietroburgo si tiene proprio qui; un posto un po’ meno turistico rispetto a quelli della Nievsky prospekt ma non tanto lontano, con ottime recensioni ed un po’ nascosto: solo chi lo cerca riesce a trovarlo! E poi, la cucina georgiana è quasi sempre una garanzia.
Stolovaja
Decisamente carichi e con tante speranze, soggiogati dall’idea di mangiare in una tavola calda (stolovaja) come in piena tradizione socialista — ci fermiamo per cena presso la Stolovaja n. 3 nei pressi della Stazione dei treni e vicino all’money exchange di Ligovsky.
Pessima idea.
All’interno una varietà umana e di odori che difficilmente si abbinano ad una cena, tra cui un intrinseco odore di urina proveniente dalle sedie (in velluto) e dei senza fissa dimora che bivaccavano nei divanetti ai margini del locale.
Un connubio di odori e visioni che hanno reso la cena difficile da concludere; quando ce ne siamo accorti, ormai, avevamo già preso il vassoio del buffet.
Per quel che riguarda il cibo, invece, mi limito a dire che non siamo stati male.
Galerija
Sempre poco più giù della Stazione dei treni si trova uno shopping center dal nome Galerija.
Al piano -1 troverete un negozio di generi alimentari con anche pasti pronti e reparto panetteria.
All’ultimo piano invece troverete infinti stand con cucine da tutto il mondo in cui potrete mangiare a vostro desiderio quel che più vi aggrada, facendovi ispirare di volta in volta e facendo scegliere i vostri sensi.
Tra tutti: uzbeko, thailandese, vietnamita, giapponese, cinese, italiano, pizzeria…e tantissimi altri.
Inoltre uno stand con ottima birra da tutto il mondo.
Pyshki
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Una frittelleria in cui poter assaggiare le tradizionali frittelle sovietiche, fatte secondo la ricetta di una volta.
Il locale è essenziale ma le frittelle sono decisamente molto buone: al costo di 40 ₽/cad dovrete preoccuparvi solo di capire quante riuscirete a mangiarne.
Come spostarsi
Stazione dei bus
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Lo stesso posto in cui arriverete sarà la stazione da cui poi partirete per dirigervi verso Mosca.
Di giorno non ha l’aspetto nemmeno così tanto terrificante come invece ci era parso la notte appena arrivati a San Pietroburgo.
Va inoltre fatta una nota: le stazioni sono normalmente ricettacolo di gente senza fissa dimora, delinquenza e popolazione ai margini della società o addetta a sostanze stupefacenti. Ci ha stupito il fatto che, invece, l’area fosse ben pulita e senza nessuno nei paraggi.
Per entrare dovrete passare attraverso un metal detector.
Un grosso tabellone vi annuncerà i bus in arrivo ed in partenza.
All’interno c’è ben poco: qualche sedia per attendere sulla destra, un negozio di souvenir dal discutibile dubbio e dei bagni che vi lascio immaginare la condizione. All’interno uno spaccato di vita e di popolo che compie azioni quotidiane e di igiene nel mentre che si sposta nel territorio della Federazione Russa: chi si lava le ascelle, chi i denti, chi la faccia, chi le vie aeree.
All’interno troverete anche una locked room come deposito bagagli.
Durante i nostri giorni la stanza era chiusa per dei lavori di aggiustaggio (con operai che entravano ed uscivano) quindi non saprei dire se il cartello appeso di “out of service” sia per un periodo limitato o da qui a chissà quando.
Dopo un ulteriore controllo dei biglietti tramite tornello potrete accedere ai binari.
Stazione dei treni
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La stazione dei treni più importante di San Pietroburgo è quella di Moskovsky — vicino al nostro hotel e nella piazza degli Eroi di Leningrado.
All’interno invece troverete un deposito bagagli funzionante, automatizzato e con la possibilità di autogestire il locker.
Il deposito si trova al piano -1 rispetto a quello di ingresso; troverete le indicazioni con le scale subito sulla destra, appena entrati dall’ingresso principale nella Piazza degli Eroi.
Paghiamo 720 ₽ per praticamente 8 ore: all’interno del locker trovano alloggio due trolley formato cabin bag e due zaini da spalla.
Puoi leggere l’episodio #3 su Mosca qui.
Se invece vuoi leggere quali sono stati i preparativi per il viaggio in Russia puoi farlo su questo post.