Le indicazioni fornite all’interno di quest post potrebbero non essere già più attuali al momento della pubblicazione, e si riferiscono alle informazioni raccolte in vista del viaggio avvenuto nella seconda metà di Giugno 2024.
Per maggiori informazioni sul planning del viaggio fare riferimento a quanto contenuto in questo post.
Mosca è distante circa 700km da San Pietroburgo e le due città sono collegate da un tratto autostradale a quattro corsie per l’intero percorso. Non troverete che poche curve, motivo per cui anche andando in bus vi sembrerà di essere in un treno. In bus la tratta richiederà 9 ore, e sono previste due brevi soste lungo il percorso — in delle stazioni di servizio.
Le stazioni di servizio lungo le autostrade russe hanno qualcosa di misto tra l’avvincente ed un degrado inesorabile. Troverete però tutto ciò che può coccolarvi, da bevande calde a cioccolati, a hot dog di tutti i gusti e condimenti.
Il viaggio notturno
Treno
Su Google troverete tantissimi intermediari, anche ben votati, per acquistare il biglietto San Pietroburgo — Mosca. Il motivo è presto detto: dopo lo shadowing europeo sui siti russi sarà difficile se non impossibile accedere ai loro siti, a meno di non usare una VPN. E già al momento di prenotare i costi erano alti, ed attraverso l’intermediario che ci avrebbe permesso l’acquisto il costo era ulteriormente maggiorato di 10-20$ a tratta.
Inoltre l’idea di affidarci ad un intermediario non mi piace granchè. Da sempre preferisco prenotare sul sito ufficiale per capirne meglio il funzionamento e poter scorgere dettagli che magari rimarrebbero sconosciuti.
Il sito delle ferrovie russe lo trovate qui (sarà necessaria una VPN per accedervi).
La nostra scelta ricade sul bus per il fatto che — non potendo prenotare per tempo la tratta con un treno veloce da San Pietroburgo a Mosca — una volta valutati i possibili orari per la tratta presso la stazione Moskovsky, abbiamo realizzato come il biglietto arrivasse a costare fino a 150-190€ per singola tratta per percorrere, con l’alta velocità, il percorso in circa 3 ore. Il treno più lento o notturno arrivava invece a costare non meno di 50/60€.
A conti fatti decisamente non conveniente.
Optiamo quindi per il caro e vecchio trasporto in bus scendendo a compromessi: avremo viaggiato durante la notte.
L’unica compagnia che ci permette lo spostamento e di poter pagare con carta attraverso una prenotaziona online è Ecolines.ru: per 21€ (pagamento in euro, senza conversione!) a tratta ci avrebbe permesso di arrivare a Mosca, e con un orario di viaggio notturno così da poter arrivare al mattino carichi per poter visitare Mosca.
Partiamo alle 21 dalla stazione di San Pietroburgo.
Arrivo previsto per le 6:30 ma siate pronti ad arrivare ben prima delle 6; in tal caso il bus potrebbe aspettare l’apertura della stazione.
Il bus ha dei comfort standard pari a quelli della nota LuxExpress.
Presente una coffe macchine, una toilete (addirittura profumata! contro ogni aspettativa) e la possibilità di reclinare i sedili.
La seduta è spaziosa, con possibilità di spostare lateralmente il sedile del corridoio e guadagnare qualche ulteriore centimetro.
Sono circa le 22/23 ed inizia a farsi strada un po’ di fame.
Arriva l’ora per il momento più atteso e per me più avvincente di ogni spostamento: la cena in viaggio.
Fuori è ancora abbondantemente luminoso e ci si può orientare all’interno del bus senza particolari difficoltà.
Mangiamo in modo splendido, merito anche delle pokè acquistate nel centro commerciale Galerija.
Il viaggio, che sulla carta si prospettava soprattutto per me un viaggio di lunghe dormite — si rivelerà alla fine molto più difficile di quanto aspettato: pensavo a distanza di anni di aver conservato una buona forma atletica e di resistenza, cosa che invece si è rivelata non essere 😁
I rumori circostanti sono stati controllati con successo grazie ai soliti tappi in cera Calmor che ormai mi accompagnano in ogni viaggio. Il problema è stata invece la luce: dalle 3 del mattino è stato come viaggiare a mezzagiorno: luce intensa e fastidiosa, nonostante le varie tende.
Facciamo colazione a bordo con una cioccolata calda ed una napoleon cake ed arriviamo in stazione a Mosca poco prima delle 6.
Dal piazzale siamo obbligati ad uscire direttamente senza transitare all’interno.
L’arrivo a Mosca
L’interno della stazione avremo la possibilità di visitarlo al ritorno, quando viaggeremo in direzione San Pietroburgo.
Sia all’interno che all’esterno la struttura è moderna e pulita, lontana dallo stereotipo che ci si potrebbe aspettare delle stazioni di epoca sovietica.
Emozionante poi vedere come, da quella stessa stazione, esistano dei bus che viaggiano per gli angoli più remoti ed innominabili di tutta la Federazione Russa.
Sono da poco passate le 6 del mattino. Siamo stanchi come se avessimo percorso a piedi i 700km di strada che ci separavano da San Pietroburgo.
Ci incamminiamo verso la limitrofa fermata della metro ed in noi si accende solo una speranza: che in hotel ci permettano di fare l’early check-in.
Staremo a Mosca per un totale di appena 36 ore e partire con già il desiderio di dormire non è effettivamente il massimo.
Dove soggiornare
La scelta anche per Mosca è stata abbastanza combattuta: il desiderio era alloggiare in un hotel panoramico per poter beneficiare di una vista di una vista memorabile.
La nostra scelta ricade sull’ Azimut Hotel, un ⭐️⭐️⭐️⭐️ con una vista mozzafiato, sia di giorno…
Che, soprattutto, di notte.
Non solo accettano la nostra richiesta di early check-in senza sovrapprezzo ma siamo così fortunati da poter scegliere il lato: moscow city vs ministero degli affari esteri.
La scelta è scontata.
Avere una vista in camera al 17esimo piano ha tantissimi pro, primo tra tutti quello di poter godere di una vista in completa rilassatezza che difficilmente avreste avuto, anche cercando appositamente dei ristoranti panoramici.
Ed è proprio conquistati dalla night view di Mosca in tutta la sua maestosità, incrementata dall’infinito crepuscolo delle notti bianche, che decidiamo di consumare una cena comunque di qualità, a base di abbondante vodka russa e caviale scelto.
L’hotel offre camere con due tipologia di view: una su su moscow city e l’altra sul Ministero del Lavoro (che è anche una delle sette sorelle volute da Stalin).
La scelta è soggettiva: dalle foto presenti sul sito dell’hotel anche la vista del Ministero del Lavoro merita, soprattutto di notte.
Come muoversi
La metro ed i bus vi porteranno praticamente ovunque e quasi a tutte le ore.
Per avere una mappa della metro sempre in tasca consiglio l’app Metro moskvy:
Questa app non solo vi permetterà di muovervi autonomamente tra le fermate della metro ma vi aiuterà anche negli spostamenti — tra metro e bus — in caso le indichiate la vostra destinazione.
Unico contro è che necessita di una tastiera russa per l’input delle destinazioni.
In caso vogliate una guida più precisa, con possibilità di input anche in inglese — Yandex Maps farà al caso vostro, suggerendovi i vari percorsi possibili sia piedi, sia con i mezzi pubblici, sia con i taxi.
I biglietti per una corsa di 90 minuti che include una corsa singola di metro e multiple di bus per 90 minuti costa 65 ₽. A seconda di come pensate di organizzare il viaggio, sappiate già in anticipo che il vostro itinerario presupporrà più di quattro corse di metro e/o uso di mezzi multipli, in questo caso potreste valutare il ticket giornaliero al costo di 265 ₽ al giorno.
Esiste anche un ticket dalla durata di tre giorni al costo di 500 ₽.
Maggiori informazioni sul servizio pubblico moscovita potrete trovarle qui.
Cosa vedere a Mosca?
Una città completamente diversa da San Pietroburgo: le statue, il neoclassicismo della città del Nord lascia il posto ad uno stile brutale, asettico, maestoso ed imponente che celebra ancor di più la maestosità della storia russa.
Il cremlino e la Piazza Rossa
Posizione su Google Maps qui.
La famosissima Piazza Rossa del Cremlino — famosa in tutto il mondo. Un quadrilatero delimitato dal Cremlino — palazzo simbolo del potere russo — la Cattedrale di San Basilio, i Magazzini GUM ed il Museo di Storia russa.
La piazza in sè non è granchè: si tratta di una piazza a selciato.
La sua vera attrazione e nome deriva dalle strutture del Cremlino e del Museo di Storia russa che si affacciano.
Dalla stazione della metro Ploschad Revolyutsii (Piazza della rivoluzione) arriverete alla Piazza Rossa percorrendo la Nikolskaya ulitsa, famosa via pedonale addobbata a festa che vi accompagnerà con artisti e musica da strada fino alla celeberrima piazza.
Finchè una volta arrivati a fine via vi si aprirà uno spazio immenso: siete finalmente nella Krasnaya Ploschad di Mosca 😍
Non sarà difficile capire l’origine del nome (che nulla ha a che fare con l’ideologia) 😁
Il mausoleo di Lenin
Posizione su Google Maps qui.
E’ aperto solo di mattina, con orari variabili: al momento della nostra visita l’orario di apertura era dalle 10 alle 13.
Per entrare dovrete fare una fila abbastanza lunga — sperando di arrivare ai controlli prima delle 13 perchè altrimenti verrete respinti.
All’interno è tassativamente vietato introdurre bottigliette d’acqua più grandi di 500cc e zaini. Fanno eccezione alcune borse da donna che, se voluminose, verranno intercettate e non vi sarà garantito l’accesso.
“Troverete dei locker poco più avanti dei Giardini di Alexander” — ci era stato detto.
In due — abbiamo concordato che saremo entrati a turno, per custodire lo zaino fotografico che la mattina portavo sulle spalle.
Passati i controlli entrerete all’interno della struttura, nei giardini. Seguite le indicazioni ed entrerete all’interno del mausoleo.
All’interno regna il buio con una sola lampada che illumina la teca centrale.
In fila, uno dopo l’altro, in rispettoso silenzio, passerete attorno alle reliquie di Lenin. Non vi sarà consentito nè fermarvi nè tantomeno fare foto. Sarà assolutamente vietato parlare e non potrete trattenervi oltre un certo tanto superiore al tempo strettamente necessario per la camminata attorno alla teca di vetro.
All’esterno costeggerete nuovamente le mura del cremlino con le sue piante ornamentarie ed aiuole estremamente curate.
Alla vostra destra, lungo il muro di cinta, dei monumenti memoriali a grandi ed illustri personaggi del passato.
Seguite le indicazioni e dopo qualche metro sarete all’esterno, nella Piazza Rossa
Spendete un po’ di tempo qui, andate avanti ed indietro ed osservate i dettagli stilistici delle costruzioni minimaliste, quasi brutaliste ma immense nelle loro dimensioni.
Se non fosse una giornata soleggiata — queste strutture, così austere, simbolo di alto potere, metterebbero quasi in soggezione.
Cattedrale di San Basilio
Forse è la cattedrale più famosa di tutta la russia. Le sue cuspidi colorate nelle giornate di sole risplendono e contrastano ancora di più con il cielo celeste.
La sua bellezza sta nei dettagli dai colori sgargianti e vivaci, che la rendono unica ed iconica.
Ricorda la Chiesa del Salvatore sul sangue versato per architettura e motivo, per quanto i suoi materiali siano notevolmente più splendenti e vivaci.
Costruita nel 1555 per volontà di Ivan il Terribile essa ha rappresentato il fulcro di crescita della città fino ai giorni nostri.
Le rive del fiume Moskva
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Dalla Cattendrale di San Basilio camminate qualche passo verso Sud ed incontrerete il fiume Mosca.
Da qui camminando verso Est, attraverso il Parco Zaryadye, arriverete al floating bridge, una passeggiata “sospesa” sul fiume che come una lingua si protende sopra la sua superficie.
Da qui potrete godere della vista del Kotelnicheskaya Embankment Building (una delle 7 sorelle volute da Stalin simbolo dell’architettura sovietica del tempo e la cui funzione era quella di uniformare artisticamente e stilisticamente l’Unione Sovietica).
Siamo rimasti sorpresi del fatto che, attualmente, questa enorme architettura rappresenta non degli uffici dello stato ma appartamenti privati.
Il rapporto tra il palazzo ed i palazzi circostanti ci fa solo lontanamente avere idea di quanto in verità il Kotelnicheskaya Embankment sia imponente.
Il fiume è trafficato da imbarcazioni in entrambe le direzioni.
Il parco, come anche tutta l’area del centro di Mosca, qualora ci fosse bisogno di ribadirlo, è una no fly zone.
Il Giardino di Alexander e la Tomba del milite ignoto
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Giardino letteralmente sconfinato.
Dall’entrata Nord (non lontana dal Four seasons) vi ritroverete di fronte alla tomba del milite ignoto in cui come nel caso del nostro Altare della Patria in Roma troverete una fiamma ardente presidiata dalle guardie — il cui cambio è scenografico ed avviene ogni ora.
Il cambio guardia, che avviene ogni ora, è quanto di più scenografico e maestoso possiate mai vedere.
Di lato alla fiaccola ardente le città appartenenti a quella che era l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.
All’interno sul versante Ovest troverete anche un ristorante ed un Vkusno i tochka, la versione di McDonald’s completamente russa aperta dopo le sanzioni.
I magazzini GUM
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I magazzini GUM stanno a Mosca come… Harrod’s sta a Londra.
Sono una grande struttura a piani, coperta e climatizzata — al cui interno sono presenti boutique di alta moda e di grandi marchi. All’ultimo piano troverete un ristorante in cui poter mangiare con relativamente pochi soldi e gustare l’atmosfera tipica della stolovaja russa, con pranzo a buffet.
Non a caso il posto si chiama appunto Stolovaja 57.
In caso desideriate assaggiare del caviale di Beluga insieme all’omonima e famosa vodka potrete fare l’esperienza al Beluga Caviar Bar presente all’interno.
Via Arbat
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Forse l’eccitazione data dall’andare in giro per Mosca nei miei anni di gioventù, forse perchè effettivamente erano altri tempi, ma me la ricordavo completamente diversa, ricca di negozi, bancarelle e vetrine ed artisti di strada. Lungo questa celeberrima via era anche presente la sede locale dell’Hard Rock Caffè — oggi chiuso.
Potrete arrivarci dalla Piazza rossa o a piedi (2.5km per oltre 40 minuti di camminata) o tramite metro.
Siamo capitati in orario di pranzo lungo questa via ed abbiamo avuto notevoli difficoltà nel trovare un ristorante che ci soddisfacesse.
Alla fine abbiamo optato per un ristorante georgiano in cui però non abbiamo comunque mangiato comfortevoli: all’interno molto carino, in stile medievale. Poche persone ai tavoli. Cibo comunque buono seppure porzioni ridotte e prezzi particolarmente elevati.
La via Arbat è famosa per le sue vetrine, per i negozi di souvenir e per gli artisti di strada: è la più importante via dello shopping moscovita!
Tuttavia proprio per questo troverete dei prezzi di souvenir overpriced per cui, a meno di trovare particolari souvenir di cui vi innamorerete a prima vista, meglio attendere la visita al Ismailovsky bazar.
Moscow State University e la view su Moscow City
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Si trova ben lontana dalla Piazza Rossa ed è la celeberrima Università statale di Mosca. Per arrivarci dovrete prendere la metro ed uscire alla fermata Universitet. Da qui dovrete camminare…2km prima di arrivare all’ingresso dei giardini, ed ancora non sarete arrivati al suo cospetto.
Ma già dall’ingresso nel perimetro della struttura, mentre passeggerete nei viali alberati interni, inizierete a scorgere dei dettagli dell’imponente struttura.
La struttura è maestosa. Capitiamo durante un crepuscolo infinito dato dalle notti bianche e le sue pareti in mattone sembrano quasi dorate alla luce del tramonto. I riflessi della struttura ricordano i colori dell’ Uzbekistan.
Da qui potrete godere del tramonto su Moscow City, il centro economico-commerciale di Mosca (una sorta di world trade center russo).
Da qui alla passeggiata panoramica su Moscow city dovrete camminare altri 1.5km: distanze che sulla mappa possono sembrare irrisorie in Russia, ma a Mosca ancor di più — risultano infinite.
Arrivati nel punto panoramico avrete due ottime visuali.
Una di Moscow city.
L’altra della Moscow State University.
Siamo stati qui di domenica sera, ed i vibes nell’aria erano quelli tipici: famiglie che si godono il clima mite, persone che sorseggiano delle bevande nelle panchine ed aspettano — come noi — lo spettacolo del tramonto.
La Metro e le sue stazioni
Aperta nel 1935 con una sola linea è in assoluto la metropolitana più antica della Russia.
Nel 2024 raggiunge 297 stazioni per un totale di 520km rendendola l’ottava metropolitana più lunga del mondo (la più lunga se non si considerano le metropolitane cinesi).
Viene chiamata V.I. Lenin Metro anche se il suo nome ufficiale risulta essere notevolmente più lungo.
Alcune stazioni che vi consiglio di visitare sono:
- Arbatskaya: originariamente costruita come rifugio in caso di bombardamenti;
- Park Pobedi: la metro più in profondità tra tutte quelle di Mosca, arrivando fino a 84 metri sottoterra;
- Kievskaya: costruita per celebrare l’unità russo-ucraina;
Un elenco con altre stazioni con tanto di foto potrete trovarlo qui.
Bunker 42: il rifugio anti-atomico
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Purtroppo a questo giro non siamo potuti passare per una visita, tuttavia il posto merita assolutamente.
Attraverso una serie di scale si scende fino a -52 piani sotto il suolo pari a 62 metri sotto il suolo.
Nasce come Museo della Guerra Fredda ed all’interno sono contenuti tutti i presidi e le apparecchiature usate nel periodo della corsa agli armamenti nucleari.
La struttura venne organizzata per poter ospitare un certo numero di persone per oltre 90 giorni con all’interno tutti i servizi necessari per vivere: un complesso sistema di purificazione dell’aria, bagni, corrente elettrica, cibo e perfino combustibile.
Izmailovsky bazar: il mercatino delle pulci
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Dagli orari su Trip Advisor e su Google Maps apprenderete che è operativo tutti i giorni, dal Lunedì alla Domenica.
Si tratta di un bazar ma non nel verso senso del termine con cui si descrivono i bazar che tanto ci fanno battere il cuore del Centroasia. E’ un mercatino delle pulci in cui dei singoli mercanti tenteranno di vendervi di tutto, dalla matrioska alla calamita all’oggetto di artigianato a quello di antiquariato.
Noi ci siamo capitati al mattino del nostro secondo giorno. Ricordavo grandi fasti e festa durante la mia permanenza, con una fiumana di persone per le viuzze della struttura e tanti ristoranti e cibo da strada più o meno improvvisato.
Questa volta l’esperienza è stata squallida, che quasi avrei preferito non vedere 😟
Le vie deserte se non di pochi turisti per lo più russofoni; la maggior parte degli stand vuoti e con merci per lo più provenienti dalla Cina o dall’India-Pakistan, di quella che si può trovare un po’ ovunque… resisteva qualche artigiano del legno, ma con prodotti dai prezzi proibitivi.
Un vero peccato!
Abbiamo pensato che la penuria di rivenditori fosse correlata alla penuria dei turisti che, essendo di Lunedì, sapendo che è il giorno di riposo, non ci si fosse recata.
In verità su internet ho faticato a trovare recensioni recenti e sarebbe davvero un peccato se la struttura non fosse più casa di tanti souvenir, quasi da considerarla un paese dei balocchi, per piccoli e grandi.
Le statue di Lenin
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Ne troverete varie per la città.
Questa indicata è la più grande, eretta nel 1985.
Nei pressi di una grossa arteria stradale che rappresenta la circonvallazione interna di Mosca.
Dove mangiare
Stolovaja 57
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Se siete nei pressi della Piazza Rossa e la lunga camminata vi ha messo appetito, questo potrebbe essere il posto perfetto per mangiare del cibo tradizionale a poco prezzo, oltrechè di buona qualità.
Eurospar
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Nei pressi dell’Azimut hotel: potrete acquistare di tutto dalle pokè alle insalate già pronte al burro, pane e caviale oltre a dell’ottima vodka russa in caso decidiate, come abbiamo fatto noi, di godervi un’ottima cena ammirando le luci della città dal 17esimo piano dell’hotel.
Puoi leggere l’episodio #4 sul ritorno a Tallinn qui.
Se invece vuoi leggere quali sono stati i preparativi per il viaggio in Russia puoi farlo su questo post.