Uzbekistan: l'arrivo nella modernità di Tashkent

Ep. 1

Per alcuni Tashkent, la capitale dell’Uzbekistan, (o Ташке́нт, in russo, come mi piace scrivere per il profondo legame con lo stile russo che l’anima della città inesorabilmente mostra) è il capolinea del viaggio: “per aspera ad astra” — dicevano i latini — ed è un po’ quel che molti viaggiatori sperimentano dopo essere passati per l’infinita monotonia dei paesaggi offerti dal deserto e dalle varie città millenarie (Khiva, Bukhara, Samarcanda) dell’Asia Centrale che sembrano uscite direttamente dal 1300. Nel nostro caso, però, è stata la prima città. Il primo approccio con la cultura, la società, il modo di guidare ed il lifestyle uzbeko.

Il nostro viaggio alla scoperta della via della seta inizia i primi giorni di Ottobre. Ad attenderci un clima diurno caldo, soleggiato, che ci fa capire subito come metà della valigia contenente roba pesante ed invernale sarà praticamente inutile.


L’aria, a Tashkent, è pesante. Lo smog è presente e conferisce all’orizzonte, dove visibile, un aspetto concreto, torbido, giallognolo, impenetrabile. E’ l’aria continentale — l’aria del deserto che incontra l’aria della valle di Fergana — regione dell’Uzbekistan estremamente industrializzata.

Foschia o smog?
Foschia o smog?

Un po’ di Storia

Ad una prima occhiata Tashkent ha un aspetto moderno, recente — ed in effetti lo è: non sono presenti numerosi edifici vecchi, nemmeno nel suo centro. Ed è effettivamente di recente costruzione.

Tashkent
Tashkent

Nel 1966, alle 05:23, un terremoto distrusse l'80% della città; il bilancio ufficiale (made in URSS) parla di 15 morti — mentre altre fonti parlano di 200 morti.

La maggior parte degli edifici e delle moschee millenarie cadde rovinosamente a pezzi.

Si salvò il Teatro Navoi — alla cui costruzione negli Anni Cinquanta partecipò un gruppo di giapponesi.

Le autorità sovietiche del tempo approfittarono allora dell’occasione per ricostruire la città secondo i loro crismi, stile e metriche sovietiche: viali ampi e lunghi, palazzi quadrati ed altissimi, immensi parchi.

Hotel Lotte
Hotel Lotte

Nel sottosuolo — la metropolitana, che nulla ha da invidiare alle restanti dell’Unione Sovietica.


Tashkent è l’ultima fermata della ferrovia transcaspica che collega Turkmensaby (iun Turkmenistan) a Tashkent attraverso il deserto del Karakum.

Dove alloggiare

Gli hotel a Tashkent non mancano — dai caravanserragli agli hotel di lusso fino all’Hilton — con view sul Tashkent City Park.

La nostra scelta ricade sul Musafir Hotel.

Le camere erano silenzione ed il personale disponibile, cordiale. La colazione non ammetteva grande scelta ma era comunque varia ed abbondante.

Con il senno di poi non consiglio un hotel in questa zona perché particolarmente lontano da tutte le fermate della metro — almeno 30-40 minuti a piedi — e vi assicuro che dopo aver camminato in lungo ed in largo per i vialoni infiniti di Tashkent, aver attraversato parchi grandi come paesi, anche quei 30 minuti faranno la differenza per i vostri piedi.

Strade di Tashkent
Strade di Tashkent

Di pro c’è il fatto che l’hotel ha nei paraggi un ottimo ristorante — il Bai Al Mandi — con possibilità di prepararvi un box da asporto per mangiarlo comodamente in hotel oltre ad un banca — la Asakabank — di cui sicuramente avrete bisogno per convertire i vostri euro in sum.

Nei paraggi anche un negozio di alimentari in cui potrete acquistare cibarie; tuttavia non fateci l’abitudine perché questo genere di negozi diventeranno inesistenti allondanandovi dalla città e viaggiando nel vero uzbekistan.

Il vantaggio dell’hotel è comunque quello di essere “nelle vicinanze” (in verità non proprio, ma nel frattempo che sarete arrivati alla fermata della metro dall’hotel sarete davvero vicini) sia del [Chorsu bazar](#chorsu-bazar sia del [Parco Nazionale dell’UZbekistan]#parco-nazionale-dell-uzbekistan (che abbiamo optato per non includere nell’itinerario per mancanza di tempo).


Il nostro aereo con partenza da FCO (Roma Fiumicino) ed operato da Uzbekistan Airways è atterrato alle ore 4:30 locali; il tempo di sbrigare le formalità doganali ed arrivare (tramite transfer) in hotel che – alle 6:00 circa – il sole stava albeggiando.

Riposiamo due ore, ci alziamo più devastati che mai — facciamo colazione — ed usciamo.

Come spostarsi

Metro

Entrata della metro
Entrata della metro

Tashkent è l’unica città dell’Asia Centrale ad avere un sistema metropolitano.

Mappa della Metro Tashkent
Mappa della Metro Tashkent

La singola corsa costa 1400 Sum ed andranno pagati prima di entrare all’interno della metro, di volta in volta — in quanto ogni biglietto è valido esclusivamente per la stazione in cui viene acquistato.

Le stazioni della metro sono delle vere e proprie opere d’arte — in pieno stile sovietico.

In effetti sia l’odore sia le porte d’ingresso hanno un rimando dal passato — già visti e sentiti a Minsk, a Mosca, a San Pietroburgo, a Kiev a Tbilisi e pure a Baku.

L’interno — con grande sorpresa — è all’altezza delle migliori stazioni di Mosca per cura, colori ed illuminazione.

Taxi

Come già detto nella [parte introduttiva]({« ref "" >}}) ogni autovettura è un potenziale taxi. Alzate il pollice ed iniziate a fermare; qualcuno nel giro di istanti si fermerà.

Qualora non siate di indole avventurosa — Yandex Taxi funziona discretamente bene a Tashkent.

Yandex Taxi
Vai

Cosa vedere

Seppur Tashkent sia una città da 2 milioni di abitanti — la più popolosa dell’Asia Centrale — con un minimo di organizzazione sarà possibile visitarla nel giro di una giornata.

Il nostro giro inizia dal Musafir Hotel; il sole è già alto in cielo nonostante l’ora ed il clima è piacevolmente mite.

Percorriamo verso sud la furqat uliza – parallela al Tashkent City Park fino alla piazza Flag of Uzbekistan.

Flag of Uzbekistan
Flag of Uzbekistan

Da qui puntiamo verso Est – lungo la Islam Karimov uliza ed arriviamo al Teatro Navoi.

Teatro Navoi

Posizione su Google Maps qui.

Teatro Navoi
Teatro Navoi

Come già accennato (e ribadito qui per solo gusto di completezza) — fu costruito nella seconda metà degli Anni Quaranta con la partecipazione di un gruppo di giapponesi — è una delle poche strutture a non essere crollata nel terremoto del 1966.

Nei suoi pressi troverete delle toilette pubbliche custodite da una signora responsabile di gestire gli incassi ed il decoro dei servizi.

A prescindere che abbiate o no necessità di servirvi del bagno — approfittatene e fate un giro in quelli che sono dei tipici servizi sovietici come si incontrano ancora nei valichi di frontiera (mi hanno subito ricordato il confine Polacco-Ucraino). Per la modica somma di 2000 Sum avrete diritto all’accesso, ad un pezzo di carta igienica ed all’uso del servizio. L’experience però, in questo caso, è quel che conta.

Broadway street

Posizione su Google Maps qui.

In verità il suo vero nome è Sailgokh street.

Dal Teatro puntate verso Broadway street — così chiamata perché la sera popolata dalla movida di Tashkent e ricca in intrattenimenti.

Broadway street
Broadway street

Piazza di Amir Temur

Posizione su Google Maps qui.

Dalla Broadway street puntate direttamente verso il parco di Amir Temur — con al suo centro la maestosa statua con allo sfondo il magico e famosissimo Hotel Uzbekistan.

La statua ritrae Tamerlano a cavallo, in marcia. Per quanto la sua morte avenne durante una spedizione — nel territorio kazako — non morì in battaglia ma, pare, a causa di una polmonite — durante la sua spedizione invernale.

Hotel Uzbekistan

Posizione su Google Maps qui.

La prima cosa cui rimanda — per la sua immensa struttura e la piazza su cui incombe — è l’Hotel Ucraina a Kiev.

Hotel Uzbekistan
Hotel Uzbekistan

La pianta dell’edificio, costruito nel 1974, è ad angolo ottuso. Le sue 223 stanze nel corso degli anni sono state ammodernate per offrire standard occidentali.

Nei piani superiori è disponibile il servizio ristorante e bar.


Per quanto le recensioni su Booking.com lascino qualche perplessità — la struttura è prenotabile sul sito.


Prendiamo la metro dalla fermata subito a lato dell’Hotel — dalla fermata Amir Temur Hiyoboni. Direzione: Bodomzor.

La torre della TV

Posizione su Google Maps qui.

La fermata della metro “più vicina” è Bodomzor — sulla linea verde.

In verità non è poi così vicina perché dalla fermata alla torre dovrete camminare per 30-40 minuti verso Nord — costeggiando il Parco acquatico.

Approfittatene per studiare i paraggi, il lungo viale, le auto, le persone. Non importa il fatto di avere solo due ore di sonno sulle spalle: siamo comunque emozionati al pensiero di essere nel magico Centr’Asia.

Tashkent TV Tower
Tashkent TV Tower

L’ingresso alla Torre costa 40000 Sum e tramite ascensore potrete accedere ai piani 7 e 8.

Una volta pagato l’ingresso tuttavia dovrete passare i severissimi controlli di sicurezza: lasciate negli stipetti eventuali zaini o borse e passerete attraverso un metal detector.

Dall’ingresso all’ascensore per i piani però vi troverete a percorrere un corridoio con tante piccole miniature di TV Tower dal mondo. Curioso come ogni città abbia la sua — particolare e distinguibile dalle altre — in una tacita sfida a quale città abbia la TV Tower più particolare.

Torri della TV nel mondo
Torri della TV nel mondo

Prendete l’ascensore e godetevi il panorama.

Piano VII

Il primo piano che esploriamo è il VII.

Questo piano circonferenziale che offre cucina fast-food basata su pietanze tipiche locali. Posto molto basic, spartano ed economico.

Rimaniamo un po’ delusi dalla location e decidiamo di andare oltre, al piano successivo.

Piano VIII

La vera perla si trova all’VIII piano.

E’ disponibile un ampio menù di cibo e di bevanda — tranquillamente consumabile sulla piattaforma che per sua struttura tenderà a girare permettendovi di fare un giro completo in circa un’ora.

Questo, in teoria. Durante la nostra permanenza la piattaforma circolare era ferma — permettendoci di consumare una fresca Sarbast (birra tipica uzbeka) con view sulla city ed osservare il sole che lentamente cade oltre l’orizzonte e la sua coltre di foschia — in Turkmenistan.

Il nostro primo tramonto uzbeko lo consumiamo qui — a poco meno di 375 metri d’altezza. E alle 18:15.

Finiamo di consumare che il sole è già completamente scomparso ed ha lasciato il posto al buio; per noi la serata volge al termine.

Per qualcun altro, però, parrebbe iniziare.

Vuoi sposarmi?
Vuoi sposarmi?

Speriamo dica si.

La Minor Mosque

Posizione su Google Maps qui.

La fermata della metro “più vicina” è, in questo caso, Minor — sempre sulla linea verde. Qualora veniate però dalla Torre della TV forse vi conviene passare direttamente dalla TV Tower alla Moschea senza passare dalla Metro.

La moschea infatti risulta essere discretamente lontana dalla fermata a lei intotolata — rendendo più comodo ed agevole scendere a *Bodomzor. L’unica insidia di questa scelta sta nel fatto che dovrete attraversare la strada in un punto ben preciso (al di sotto del cavalcavia, nella strada del Radisson) perché più in là — procedendo verso la moschea — la strada diventerà inattraversabile.


Il sole è tramontato da parecchio ed l’escursione termica inizia a farsi sentire: non appena il sole cala è un attimo passare da 25°C a 10°C.

Per tornare all’hotel ripercorriamo la strada a ritroso — fino a Bodomzor. Da qui prendiamo la metro e concordiamo per viaggiare fino alla fermata Alisher Navoi.

Tashkent City Park

Posizione su Google Maps qui.

Dalla fermata all’hotel ci troviamo “obbligati” ad attraversare il Tashkent City Park.

Nel parco, vastissimo e sconfinato, fontane danzanti e colorate ballano al ritmo di musica. L’Hilton Hotel — anch’esso — si illumina ora di un colore, ora di un altro, a ritmo della colonna sonora riprodotta.

Il tutto è molto scenografico, rilassante. I colori sono variopinti.

Il tutto mi ricorda Tbilisi ed il suo parco. Davvero impressionante.

Cosa vedere // pt. 2

Di seguito un’altro elenco di attrattive da vedere ma che noi abbiamo tralasciato perché nella nostra tabella di marcia Tashkent occupava un solo giorno. Tuttavia parrebbero meritare di essere visitate.

Chi dice che a Tashkent “non c’è nulla e basta dedicarle un giorno” — non dice una cosa corretta :)

Tashkent è una città immensa, dinamica, che necessita di tempo per essere vissuta ed esplorata.

Chorsu bazar

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Madrasa di Barak Khan

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Parco nazionale dell’Uzbekistan

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Rinominato successivamente “Parco di Alisher Navoi”

Anchor lokomotiv park

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Dove mangiare

Ancora non lo sapevamo, ma dove mangiare sarà il tasto dolente per tutto il resto del viaggio.

Questa sezione potrebbe anche chiamarsi dove non mangiare e sarebbe comunque un nome appropriato.

Non abbiamo grandi pretese sul cibo — a patto che vengano rispettate le minime condizioni igieniche necessarie.

Former Plov Center

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Ci fidiamo in modo approssimativo di un altro blog italiano e finiamo — nei pressi della TV Tower — in un posto chiamato Former Plov Centre. Qualora arriviate all’ora di pranzo, intorno alle 12:30/13:00, potrete assistere all’antica preparazione del plov, piatto tipico uzbeko.

Due plov, una bottiglia d’acqua: 85000 Sum (al cambio 8.6€)

Bai Al Mandi

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Nei pressi del nostro hotel; offre cucina tipica ed internazionale in un ambiente piacevole, distinto ed elegante. Un peccato aver avuto la necessità dei box per il take-away.


Torniamo in Hotel, devastati dal viaggio e dall’immensità di Tashkent. Le distanze si confermano in pieno stile sovietico: sconfinate.

Mangiamo e ci mettiamo a letto.

L’alba arriva presto — quando si è in Uzbekistan.

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