Quattro giorni a Budapest: i bagni di Szechenyi

Ep. 3

Se il vostro itinerario è stato più o meno simile al nostro nel primo giorno e nel secondo giorno, arriverete al terzo giorno che sarete in dubbio sul da farsi.
Non tutto ciò che è turistico ― in una città ― necessita di essere visitato, visto, fotografato (e sudato, se le temperature sono elevate).
Paradossalmente ― un giorno speso ai bagni termali ― è quanto di più turistico possiate fare a Budapest. E’ un turismo dei sensi e delle emozioni, del relax e del piacere delle considerazioni personali sul viaggio in un momento di pausa in cui non potete fare altro che staccarvi dal mondo e lasciarvi andare al calore dell’acqua che (soprattutto in inverno) vi coccola.

Direzione Szechenyi

Assicuratevi di portare con voi tutto l’occorrente per fare il bagno, ovvero: costume da bagno, asciugamano, ciabatte. Non fate affidamento nell’acquistare questi tre oggetti una volta arrivati ai Bagni Termali a meno che non abbiate già messo in conto di spendere molto più del bagno stesso in questi tre accessori!

La nostra giornata è iniziata con una squisita colazione. Se il buongiorno si vede dal mattino, le premesse sono ottime.

Lasciate dunque da parte i pregiudizi e ― se avete un terzo giorno da trascorrere a Budapest ― dalla fermata Deák Ferenc prendete la Linea Gialla direzione Hősök tere.

Come già accennato in precedenza alcune stazioni della metro sono state restaurate cercando di mantenere l’originale aspetto passato; il viaggio verso i Bagni Termali di Szechenyi sarà un viaggio estetico ancor prima che sensoriale.

Hösök tere

Uscite dalla stazione e vi ritroverete di fronte la Piazza degli Eroi.

Date velocemente uno sguardo, scattate qualche foto e dirigetevi verso Nord percorrendo Zielinski Hid. Non camminerete più di 500 metri che noterete sulla destra un lago, una torre ed un ponte levatoio: la Gatehouse tower.

Il castello di Vajdahunyad

Posizione su Google Maps qui.

Dall’esterno ricorda il castello incantato delle fiabe, della Bella e la Bestia, rimandando ad un tempo antico e a modi aristocratici delle signorie di un tempo.
I gabbiani in volo aumentano ancor di più il pathos che queste strutture antiche trasmettono. Viene quasi da visitare l’ambiente in ossequioso silenzio, come fosse un luogo di culto.

Il castello è situato su un isolotto al centro del City Park Lake. Venne eretto nel millenario del 1896 su libera ispirazione delle fortezze della Transilvania ― con stile gotico, romanesco ed un tocco di barocco ― il tutto interpretato con lo stile tipico ungherese del tempo.

via Lonely planet

Ti riporta via, come la marea, la felicità.
Ti riporta via, come la marea, la felicità.

Entrate e fate una passeggiata rilassante all’interno dei suoi giardini.
Non ve ne pentirete.

L’immenso giardino interno è ornato con ponti, statue, fontane e zampilli.
I colori autunnali e le foglie che cadono ad ogni soffio di vento danno ancor di più l’idea di un posto magico ed incantato, come la rosa che perde i petali ne La Bella e la Bestia.

Gli immancabili storni di uccelli di tanto in tanto riempiranno il cielo e i vostri occhi e ― per qualche istante ― avrete per davvero la sensazione di essere all’interno di un luogo incantato in qualche fiaba della Disney.

Concluso il tour, tornate nella realtà sulla retta via.

Bagni Termali di Szechenyi

Posizione su Google Maps qui.

Maggiori informazioni qui.

Finalmente arriviamo, non senza qualche difficoltà perchè il nostro onnisciente cicerone con difficoltà ricordava quale fosse l’ingresso.

Questi di seguito sono solo alcuni dei servizi offerti dai Bagni, i più comuni. In caso vogliate darvi alla pazza gioia però sono disponibili vari pacchetti per massaggi e trattamenti.

Ingresso giornaliero 6 400 Ft
Uso cabina 1 000 Ft
Asciugamano + deposito 3 000 Ft + 2 000 Ft
Pantofole 4 000 Ft
Costume da bagno + deposito 4 000 Ft + 3 000 Ft

In caso optiate per una cabina (scelta consigliata) avrete la possibilità di riporre all’interno eventuali zaini, cambiarvi con calma ed avere comunque un punto d’appoggio.

A bordo vasca sono disseminate dei lockers liberamente fruibili ― l’unico problema è che rimarranno chiusi massimo un’ora dal momento in cui lo chiuderete (per favorire il ricambio) e stare con il pensiero di avere il proprio cellulare in una cassaforte temporizzata non vi farà godere appieno dell’esperienza termale.

Dopo di chè siete pronti per immergervi nell’esperienza termale ungherese!

Troverete varie vasche con varie temperature. Scegliete quella più congeniale al vostro fisico ricordandovi di non eccedere e, vi raccomando, estrema prudenza in caso di pressione ballerina o bassa pressione.

Nei sotterranei troverete anche le saune e proverete il brivido di passare dai 78°C dell’interno sauna ai 15°C della vasca d’acqua ghiacciata proprio di fronte. Ed in caso non siate sufficientemente raffreddati ― del ghiaccio liberamente fruibile vi aiuterà a raggiungere il nuovo equilibrio termico.

Quando calano le tenebre ― le vasche assumono un aspetto ancora più misterioso e godurioso. Il caldo dell’acqua si scontra con il freddo esterno e stare in acqua è piacevolissimo.

Sarà mentre sarete spensierati a mollo che vi verranno le migliori (o peggiori) idee per il futuro; siate pronti anche a questo.

Non privatevi di un cocktail a base di frutta fresca e frullata lungo vasca (bere all’interno del vascone è tassativamente vietato) e pensate all’immediato futuro.

Se poi siete abili giocatori di scacchi avrete la possibilità di sfidare i campioni assoluti dei Bagni ad una partita strategica a scacchi. State attenti però: se questa è la vostra prima volta il caldo dell’acqua potrebbe farvi rilassare eccessivamente e perderete!

Si avvicina l’ora di cena e decidiamo di abbandonare la culla e sfidare il freddo che nel frattempo si era fatto largo.

Ci asciughiamo, ci rivestiamo ed usciamo. La cena ci aspetta.
Conoscendo la bontà del gulash di Huszar e l’alta richiesta ― il giorno prima abbiamo prenotato un tavolo per la cena.

Dove mangiare il gulash più buono di Budapest?

Un posto che mi sento di consigliare per l’atmosfera e per la qualità del gulash è Huszar Etterem.

Ed è tra un cucchiaio e l’altro di gulash che sorge la fatidica domanda: “domani che facciamo?”.

Guardiamo i bus in partenza da Budapest e senza pensarci eccessivamente, con leggerezza, prenotiamo: “domani si va a Belgrado”.

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