Kyrgyzstan: l'arrivo ad Almaty nel Kazakhstan del Sud

Ep. 1

Possiamo in un certo qual modo dire che l’Uzbekistan, oltre ad insegnarci e ricordarci quanto meraviglioso e vario il mondo possa essere — ci ha anche preparato ed insegnato a come gestire l’ansia da arrivo nel cuore della notte in un aeroporto del Centrasia e l’assalto di orde di persone nel parcheggio che ti assalgono e sbarrano la strada per chiederti se abbia necessità di un taxi.

La notte, già di per sè, aumenta le paure ed i timori.

Ma non è stato questo il caso perchè, questa volta, eravamo preparati.

Appena giunti in aeroporto le cose sono rese però più semplici dal fatto che è disponibile un wifi pubblico e, anche grazie alla sicurezza data da NordVPN , tramite Yandex Go prenotiamo una corsa verso l’hotel.

Eravamo pronti tuttavia a contrattare con i vari driver all’esterno in quanto avevo precedentemente visto quanto costava la corsa su Yandex Go.


A differenza dell’arrivo a Tashkent un anno fa, però, questa volta siamo decisamente e dignitosamente assonnati per cui, dopo una breve passeggiata per la città inframmezzata da varie soste per caffè — decidiamo di tornare in hotel per riposare.

Breve storia di Almaty

La città del Padre delle Mele

Ancora non lo sapevamo — ma da lì a poco avremo trovato numerose città con il post-fisso -ata.

-ata in questa zona del mondo significa padre. E così alma-ata è la città del Padre delle Mele.

Ed e’ una mela, infatti, il simbolo della città, che potrete trovare sulla collina Kok-Tobe.

La città è stata a più riprese la capitale del Kazakhstan fino al 1997, in cui ha definitivamente ceduto il ruoto ad Astana.

Con i suoi due milioni di abitanti rimane comunque una delle città più popolose del Kazakhstan ed un importante centro commerciale, economico e politico dello stato.

Che lingua si parla?

Il kazako è la lingua ufficiale.

Non avrete tuttavia problemi in caso la vostra lingua più fluente sia il russo, sia per le minime differenze linguistiche e lessicali sia per il fatto che il turismo russo rappresenta una grossa fetta e di conseguenza viene universalmente parlato o riconosciuto.

Nei luoghi non turistici, invece, potreste avere qualche difficoltà con l’inglese, che invece viene sommariamente compreso nelle location turistiche.

Vale la pena visitarla?

La città non possiede un patrimonio storico-monumentale-architettonico per cui possa valere la pena essere visitata. Ma se siete amanti della cultura, della lingua, delle tradizioni, ed anche visitare un paesino che apparentemente ha poco da dire vi entusiasma — allora troverete in Almaty la vostra dimensione come esploratori.

Vista diurna
Vista diurna

Vi renderete dunque conto che la società, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, è estremamente occidentalizzata, abituata ai comfort non di meno della nostra società.

Vista notturna
Vista notturna

Sicuramente è un ottimo punto di partenza sia per raggiungere il Kyrghyzstan sia per percorsi di trekking sulle montagne che la separano dal Kyrgyzstan e che sono una meta turistica importantissima nella stagione invernale per le varie località sciistiche presenti.

E’ sicura?

Durante la nostra permanenza, seppur breve, non abbiamo mai avuto la sensazione di essere in pericolo.

Valgono comunque le comuni regole di sicurezza personale, per cui sarebbe meglio evitare di aggirarsi la notte o in strade non ben illuminate (cosa che abbiamo fatto essendo arrivati stanchi morti).

L’aeroporto

Dopo lo shock culturale dello scorso anno quando, giunti più o meno allo stesso orario, una volta usciti dall’aeroporto eravamo stati assaliti da un’orda di taxisti più o meno in linea con la legge che proponevano passaggi a prezzi talvolta imbarazzanti e con cui era necessario instaurare una trattativa e mercanteggiare (come poi avremo imparato, a nostre spese, attraversando in lungo ed in largo l’ Uzbekistan.

Questa volta è tutto diverso, quasi “ordinato”.

Non veniamo assaliti, veniamo giusto intercettati da qualche bel signore che ci propone il trasporto a prezzi imbarazzanti.

Come già accennato nella parte introduttiva, la VPN ci permette di collegarci al WiFi gratuito dell’aeroporto (che questa volta funziona) e tramite Yandex Taxi chiamiamo una macchina che con 2600 tange (circa 5.50€) ci porta al Kazakhstan Hotel.

Cambio valuta

La valuta corrente in Kazakhstan è il tenge, a sua volta divisa in 100 tiyn. E’ raro riceverli come resto ma potrebbe capitarvi.

Se sia più conveniente prelevare tramite ATM o affidarvi ad un cambio valuta questo dipende dall’assetto bancario con cui siete in viaggio.

Noi abbiamo optato per la conversione da euro in carta per quel che ci sarebbe potuto servire durante il giorno e per pagare il taxi – pagando con carta ogni volta che ne avevamo la possibilità.

In tal senso risulta utile avere una carta con 0% di conversione valuta come ad esempio Curve

Una piccola curiosità linguistica: in russo la parola soldi è tradotta come денги, dengi.

Si presume che la parola derivi proprio dal nome della valuta kazaka: tenge, tengi, dengi.

Come spostarsi

Metro

La metro della città di Almaty è identica a quella che trovate in tutte le altre città dell’ex-URSS: a partire dalle porte d’ingresso alle scale mobili.

Mappa della metro di Almaty
Mappa della metro di Almaty

Le stazioni della metro sono dei mini musei da ammirare ed in cui spendere volentieri qualche minuto del vostro tempo in quanto tutte diverse e tutte a tema.

E’ una metropolitana relativamente recente, la cui linea composta ad oggi da undici fermate è stata inaugurata nel Dicembre del 2011 (sono previste ulteriori due-tre fermate ancora da costruire) dopo 23 anni di lavori.

Entrata della Metro di Almaty
Entrata della Metro di Almaty

Il costo per una singola corsa è pari a 80 tenge. Potrete acquistare il gettone per la metro negli sportelli all’ingresso di ogni stazione della metro.

Dettaglio di una fermata della Metro
Dettaglio di una fermata della Metro

Con lo stesso token potrete visitare le varie stazioni, e godervi la minuzia e l’arte con cui son state ornate.

Dettaglio di altra fermata della Metro
Dettaglio di altra fermata della Metro

Alcune sono un po’ meno ricche e raffinate di altre, però meritano tutte.

Non si può non notare come lo schema costruttivo e realizzativo segua, ancora una volta, il progetto presente ai tempi dell’URSS, con elementi costruttivi ed architettonici comuni a molte altre metropolitane di altre città appartenenti all’ex-URSS: Tbilisi, Mosca, San Pietroburgo, Minsk.

Taxi

I taxi, eventualmente chiamati tramite l’app Yandex,sono un modo economico e rapido per spostarsi. A fronte di una spesa ridotta potrete spostarvi da una parte all’altra con relativa velocità.

Dove alloggiare

Posizione su Google Maps qui.

Non avrete che l’imbarazzo della scelta in quanto Almaty è una città estremamente varia ed, oserei dire, occidentale, in cui gli alloggi spazieranno dall’estremamente economico caravanserraglio/guesthouse (per gli amanti del genere) fino al più lussuoso Ritz-Carlton o Novotel.

Kazakhstan Express
Kazakhstan Express

Ma poichè in medio stat virtus, optiamo per l’hotel Kazakhstan Express — famoso per essere un’attrattiva della città oltrechè icona con il suo tetto a forma di corona che la notte risulta essere particolarmente suggestivo e scenografico.

Per quel che è stata la nostra esperienza la struttura è promossa a pieni voti.

Inoltre, considerato che il nostro arrivo è stato alle 6 del mattino — ci è stato concesso, invece di pagare per due notti, pagare per una notte + il 50% del costo per l’early check-in, in cui era inclusa anche l’abbondante e gustosa colazione!

Vedere gli ultimi palazzi moderni, che si stagliano sulle montagne dalle vette innevate, dal 17esimo piano ha il sapore del riscatto: a Tashkent non avevamo pernottato all’hotel Uzbekistan, hotel-icona della città. Lo facciamo ad Almaty, nell’hotel-icona della città.

All’interno la struttura è aggiornata agli standard estetici moderni e di comfort, in cui riaffiora la vecchia personalità ed il dettaglio dal gusto retrò.


La colazione è internazionale, gustosa e varia anche per i gusti più ricercati.


E se non bastasse la colazione, a riempirvi ed appagarvi, potrebbe farlo il panorama ammirabile dalle finestre dei piani superiori del Kazakhstan Hotel.

Il programma

Per visitare Almaty abbiamo appena un giorno e mezzo, che decidiamo di organizzare come segue: il primo giorno passeggiata per le vie e vedere quanto più possibile mentre, il secondo giorno, a luce, salire fin sulla collina di Kok-Tobe per ammirare la città dell’alto.

Ad ora di pranzo infatti era nei nostri piani prendere il bus per Bishkek così da non passare la frontiera già con il buio ed arrivare tardi alla stazione di Bishkek, non sapendo bene cosa ci avrebbe aspettato.

Cosa vedere

Premessa: Almaty non è una città turistica in senso lato, nel senso che ha poco da offrire al turista consumatore di monumenti ed opere d’arte.

I suggerimenti di seguito sono solo alcuni riferimenti per orientare la vostra passeggiata per le vie di Almaty piuttosto che dei must-see.

Kazakhstan Express

Vi capiterà di notare, soprattutto la notte, un palazzo un po’ più alto degli altri e con una corona sul tetto. Quello è il Kazakhstan Express hotel — hotel in cui abbiamo soggiornato e di cui descrivo le peculiarità della sezione Dove alloggiare

Cattedrale dell’Ascensione

Posizione su Google Maps qui.

Anche chiamata Cattedrale di Zenkov — è una cattedrale ortodossa risalente al 1907 costruita originariamente in legno ed in stile barocco.

Cattedrale di Kenzov
Cattedrale di Kenzov

La cattedrale si trova al centro di una piazza circondata da un vialetto alberato in cui potete avere il piacere di incrociare nel vostro cammino degli scoiattoli che corrono da un albero all’altro.

Nella piazza sono presenti, oltre che dei magnifici gruppi di piccioni, anche dei punto di ristoro e dei punti di noleggio di risciò, mezzi di trasporto a 4 ruote che vi consentono di effettuare un giro della piazza più comodamente.

Vi auguro di passeggiare in una giornata soleggiata perché nelle giornate piovose (come quella in cui siamo capitati noi…) il servizio non è disponibile.

Si trovano anche numerose statue, in ricordo dei tempi passati.

Oltrechè chiari riferimenti al suo trascorso politico.

Mia reazione alla vista della Falce e del Martello
Mia reazione alla vista della Falce e del Martello

Almaty Central Mosque

Posizione su Google Maps qui.

E’ la moschea più grande di Almaty ed è ubicata verso la periferia Nord.

Non è propriamente una vera e propria attrazione turistica, ma sicuramente è un edificio che vale la pena vedere da vicino, per la sua maestosità.

Nel momento in cui c’eravamo noi, l’ingresso non era consentito perchè in corso una funzione religiosa.

Qualora capitaste da quelle parti e voleste visitarla all’interno, la nostra @frupari ricorda alle lettrici (donne) di portare in borsetta un foulard per coprire il capo, come regola e segno di rispetto per la religione del posto ed il luogo che esso rappresenta.

Kok-Tobe

Posizione su Google Maps qui.

E’ una collina immediatamente a ridosso della città in cui potrete fare grandi e lunghe passeggiate fino ad arrivare alla sommità, dove troverete varie attrazioni tra cui la mela di Almaty, una statua dei Beatles e giochi da sagra paesana (non so dire se permanenti o occasionali).

Qui si trova anche la TV Tower che però non è visitabile perchè, una volta costruita, ci si era resi conto dell’assenza dell’uscita di emergenza in caso di incendio, elemento essenziale per poterla aprire al pubblico. E così rimane soletta, ammirabile soltanto da lontano, recintata dai segnali e cartelli di lavori in corso, isolata dal resto del parco.

Potrete arrivare sulla sommità in due modi:

  1. attraveso la seggiovia con partenza da qui: la seggiovia opera tutti i giorni a partire dalle 10 tranne il martedì in cui, per la revisione settimanale, apre alle 13.
  2. con l’uso combinato di taxi + bus: 800/1000 Tenge per arrivare all’inizio del percorso + 2000 Tenge per la corsa andata-ritorno del minibus che vi porterà, con una guida sportiveggiante, sulla sommità del parco.

Avendo i tempi stretti abbiamo optato per raggiungere il parco con il taxi+bus, essendo di martedì ed avendo solo la mattina disponibile per esplorare il parco.

Big Almaty Lake

Qui purtroppo non abbiamo fatto in tempo ad andarci, lo riporto solo per completezza e perchè, in base alle varie recensioni e foto, sembra davvero uno spot da non perdere.

Potrete raggiungerlo in vari modi: alcuni suggeriscono il taxi, altri un one-dray tour dalla durata di mezza giornata.

Potete trovare maggiori informazioni sui tour qui.

Central Park

Posizione su Google Maps qui.

Green bazar

Potevamo visitare una città così storica ed importante del Centrasia senza visitare il suo bazar? Assolutamente no.

Green Bazar dopo l'orario di chiusura
Green Bazar dopo l’orario di chiusura

Peccato che al nostro arrivo l’edificio al cui interno viene ospitato il bazar è chiuso (chiude alle 17:00) e ci dobbiamo accontentare delle bancarelle che ancora residuano all’esterno del fabbricato.

Sono in vendita prevalentemente vestiario e qualche cibaria già confezionata.

Dove mangiare

A pochi metri dal Kazakhstan Hotel, verso Sud, questo ristorante in frinchising (che troveremo anche a Bishkek, con ovvie variazioni del menù) offre piatti tipici a prezzi modici anche seppur turistici.

Appena accomodati viene offerto un bicchierino di airan.

Il menù non è tuttavia particolarmente vario, ma per un pasto veloce è appetitoso.

Poco oltre Navat Chaikhana: la via offre numerosi supermarket con varietà di cibo, addirittura già pronto o confezionato da asporto, per cui rimane solo l’imbarazzo della scelta in base ai gusti del momento.

La nostra permanenza

Arriviamo in hotel alle 6:30 circa. E’ quell’orario per cui è troppo tardi per dormire ma troppo presto per uscire; inoltre — non abbiamo sonno.

Attendiamo mezz’ora e ci prepariamo alla colazione — nel frattempo decidiamo il da farsi.

Ci accorgiamo, però, che siamo più stanchi rispetto all’arrivo a Tashkent… seppur gli orari siano più o meno simili. Siamo a GMT+5 contro i GMT+4 dell’Uzbekistan. Appena un’ora di differenza.

Decidiamo comunque di uscire per fare una passeggiata: abbiamo poco tempo e sarebbe un peccato sprecarlo a dormire.

Camminiamo e passeggiamo, per respirare i vibes che la città ha da offrirci. Ci colpiscono le persone, curate e ben vestite. Sembra di essere in una capitale europea, se non fosse delle case di legno che — in centro — si alternano a costruzioni recenti e dai contorni minimalisti.

National Pedagogical University
National Pedagogical University

Visitiamo la Bottega di Hermes: i prezzi sono maggiori rispetto all’Italia, anche considerando eventuale tax refund dato dal programma Global Blue di cui in ogni caso non potremmo usufruire perchè abbandoneremo il Kazakhstan via terra ed il tax refund office si trova esclusivamente in aeroporto, tra l’altro ci dicono dopo i controlli di sicurezza.

E’ circa mezzogiorno quando camminiamo per inerzia: il sonno ci arriva improvvisamente (a @frupari più che a me) e decidiamo di tornare in hotel per riposare un attimo prima di pranzo.


La sera facciamo un rapido tour dei principali sightseeing, arrivando al Green bazar che ormai è chiuso.

Camminare nelle vie di Almaty non vi farà venire in mente di sentirvi non al sicuro. Come confermato da varie persone cui abbiamo chiesto, ad eccezione di certi posti in cui i pick pockets sono autoctoni come il bazar, la zona antistante, o le zone al buio — Almaty è una città sicura, e lo testimoniano le numerosissime telecamere poste lungo la strada e all’interno delle stazioni della metro.

La mattina dopo è il momento di salire a Kok-Tobe e renderci conto, immediatamente, che la mattina la seggiovia sarebbe stata chiusa per manutenzione settimanale e quindi saremo dovuti salire in bus, avvicinandoci alla fermata dello shuttle con un taxi.


Ceniamo poco sotto l’hotel, da Noodles, con un buon hamburger ed una buona birra. Almaty ci ha fatto un’ottima impressione. Non è una città da vedere, è una città da vivere nei piccoli angoli che, gelosa, conserva dove parla ancora del suo passato glorioso di capitale della Repubblica del Kazakh.

Ci prepariamo per il giorno successivo: l’attraversamento della frontiera Kazakhstan-Kyrgyzstan via terra (per cui, lo ammetto, siamo un po’ emozionati).

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