Norvegia

L'ultima tappa: Oslo

Day #8

Oslo: last stop del viaggio alla ricerca della luce del nord. Una tappa di passaggio, una notte, per poi prendere l’aereo il giorno dopo e tornare in Italia. Tanti sono i pensieri, i sentimenti, le fotografie, i video che torneranno con noi.

C’è la magia delle Lofoten e c’è la realtà e l’imminente #backtowork. Nel mezzo si frappone Oslo.

E a pensare che tutto era partito da un semplice week-end estivo a Oslo; la capitale della Norvegia è diventata, invece, l’ultimo tassello, l’ultima tappa di un viaggio lungo 10 giorni.


Arriviamo ad Oslo nel primo pomeriggio ― giusto in tempo per il check-in dell’albergo e lasciare le valigie.

Gli aeroporti

Prestate attenzione e badate bene al fatto che ad Oslo ― come già detto nelle premesse ― sono presenti due aeroporti: Gardermoen e TORP.

Il primo, Godermoen è ben collegato con la città di Oslo.

Raggiungere il secondo, Sandefjord-TORP, invece, potrebbe rivelarsi un vero e proprio incubo.

Al momento del nostro viaggio ― la prima domenica di Ottobre 2021 ― il servizio treno era garantito fino alla stazione di Torp stasjon ma non la navetta ― da Torp stasjon all’aeroporto ― circa 3-4km.

Esiste anche un servizio di bus che partono dalla Oslo bussterminal per i due principali aeroporti: OSL-ekspressen e TORP-ekspressen. Qualora le navette non soddisfassero le vostre esigenze di viaggio ― valutate anche i servizi offerti da FlyBussen

Per gli spostamenti di questo tipo Google Maps risulta essere abbastanza affidabile. Qualora però vogliate fare un double check potrete tentare con l’app MoovIt:

Moovit: Orari di Bus e Treni
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State attenti, se non volete (anche voi) vivere questo viaggio:

Dove alloggiare

Curioso come ― l’alloggio di Oslo ― ultima tappa del trip ― sia stato in verità il primo ad essere prenotato.

“Trattiamoci bene ― a fine viaggio” ― avevo suggerito.

E poiché il vecchio mio sogno era di soggiornare presso un Radisson (memore del mio tempo trascorso nei Baltici ― quando leggevo e sognavo il Radisson da viaggiatore e studente) ― così è stato.

E la prima volta col Radisson è stata col botto: 23esimo piano con vista fjordo.

Questo perché per sognare non è necessario dover chiudere gli occhi; certe volte è necessario tenerli aperti.

La Norvegia ce lo ha dimostrato.

Soggiorniamo nel Radisson Blu Plaza Hotel ― a circa 1km dalla stazione dei bus.

View dal 23° piano sull’Oslofjord

Come muoversi

Bus

Potrete pianificare il vostro viaggio direttamente dal sito ufficiale della compagnia di trasporti locale.

A disposizione anche l’app per Android e iOS.

Ruter
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Dall’app potrete non solo pianificare il percorso ma anche acquistare i biglietti (39kr il biglietto singolo per 1 sola zona).

Maggiori informazioni sul costo dei biglietti potrete trovarle qui.

Taxi

Troverete utili le solite app: Bolt e Taxifix.

Taxifix
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Bolt
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Monopattino

Le già nominate app usate a Bodo funzioneranno anche a Oslo.

L’abbondanza di piste apposite renderanno l’esperienza e l’esplorazione di Oslo molto più divertente e piacevole.

Troverete monopattini TIER, Voi e Bolt.

La nostra scelta ― per comodità ― è ricaduta sui TIER:

TIER: Monopattini elettrici
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Cosa vedere

Non faccio testo: ad Oslo ci sono stato il tanto di una cena e non ho visto praticamente nulla di ciò che Oslo ha da offrire.

Riporto però un elenco delle maggiori attrazioni meritevoli di essere visitate, secondo il mio personale gusto (prese dalla TripAdvisor.it )

Oslo street story

Hard Rock Oslo

Posizione su Google Maps qui.

Come di consueto, come ad ogni viaggio.

E’ diventato quasi una tappa fissa di ogni viaggio. Colleziono le magliette dell’Hard Rock, e quella di Oslo non fa eccezione.

Con il monopattino dopo un giro lungo il porto decidiamo di fermarci a gustare una birra.

E acquistare una maglietta.

Al momento della scrittura di questo post l’Hard Rock Cafè di Oslo risulta definitivamente chiuso.

Non risultano ― ahimé ― nuove location aperte.

Giusto in tempo.

L’esperienza

Arriviamo nel Radisson, molliamo i bagagli, apriamo le tende: l’Oslofjord ci appare in tutta la sua immensità ― i cui confini sono disegnati da strutture portuali e case di particolare bellezza.

La view è resa decisamente più drammatica e appassionante dal cielo minaccioso che vede protagonisti nuvoloni dai contorni netti, scuri, prepotenti ― che anticipano quel che potrebbe accadere nel prossimo futuro.

Ci mettiamo comodi, ci riposiamo alcuni minuti e…posiziono l’immancabile GoPro sul vetro avendo cura di nasconderla con la tenda onde evitare il riflesso della luce interna quando il buio sarà completo e le luci della camera saranno accese.


Noleggiamo un monopattino TIER e godiamo dell’aria fresca di Oslo e delle sue ancora lunghe giornate. E’ un piacere girarci: una città ordinata, del nord, con ampi spazi, non rumorosa ― seppur ben animata e piena di gente in giro. Gli ampi spazi e le ampie strade danno senso di libertà e respiro.

Ci dirigiamo al porto ― emblema della Norvegia ― e facciamo alcune foto. Le ultime del viaggio.

Dopo la tappa obbligata all’Hard Rock ci dirigiamo in hotel.

Cena nell’elegante suite al 23esimo piano ― con ordine piazzato su Wolt ― già usato in passato (a Stavanger).

Ci affidiamo a Fiskeriet Youngstorget ― nella speranza di riassaggiare un burger di bromio come quello di Anita’s seafood oppure una zuppetta di pesce come quella di Bryggeloftet & Stuene Restaurant oppure come quella

Wolt Delivery: Food and more
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E’ Sabato ed esattamente al piano sopra di noi si consumano i fasti della notte nello skybar al rooftop del Radisson.

Per un attimo il mood è quello di partecipare e prendere parte all’ultimo sprazzo di vita mondana norvegese, ma la stanchezza si fa sentire (la mattina la sveglia era suonata presto per fuggire dal rorbuer delle Lofoten, assicurarci il traghetto ― spostamento verso l’aeroporto di Bodo e quindi arrivare a Oslo)…

Rinunciamo.

Bilanci e conclusioni

Un viaggio diverso da tutti gli altri. Un viaggio nelle emozioni, nel piacere di esplorare in sicurezza ― degli ambienti naturali in una nazione socialmente ed economicamente avanzata rispetto alla mia ― seppur con le dovute differenze e criticità.

Un viaggio adatto a tutti, a misura di tutti ed estremamente democratico. Certo ― il costo è rilevante in un viaggio ― ed in Norvegia siamo partiti con una rassegnazione: spendiamo quel che c’è da spendere.

Perchè si viaggia una volta e i soldi sono una buona merce di scambio quando dati in cambio di emozioni, paesaggi sconfinati, civilizzazione, paesaggi pittoreschi e sentimentali.

Torniamo più poveri economicamente ma più ricchi in ricordi, esperienza, voglia di sognare.

E con un desiderio: tornare alle Lofoten.

Grazie per avermi letto e seguito in questo memorandum. Spero di non avervi annoiato e ― anzi ― ispirato e portato al fatidico momento: prenotare.


Un grazie speciale a @washington_giò , compagna di viaggio, per l’aiuto dato nella ricostruzione degli eventi e l’organizzazione della serie di post - e a @frupari per il lavoro di correzione ed accomodamento del testo.


Se vuoi leggere quali sono stati i preparativi per la Norvegia puoi farlo su questo post.

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