Un viaggio che ha il sapore del passato, poco turistico. City-break nell’ex-URSS nel periodo tra i più freddi ma anche tra i più magici.
In giro per le repubbliche baltiche
Tallinn, capitale dell’Estonia. Non sicuramente una meta invernale ma proprio per questo sa sorprendere con i suoi paesaggi innevati ed il freddo spietato, incurante di te. Racconta storie gloriose passate (solo per chi sa ascoltarle) per le vie della sua Old Town.
Riga. Città in cui modernità ed era sovietica si fondono in poco spazio. Più benestante di Vilnius e più profondamente intrisa di soviet, rispetto a Tallinn è come fare un salto. In che direzione ― dipende dai punti di vista.
L’inverno lituano, se non vissuto direttamente, è difficilmente spiegabile: temperature spietatamente sotto lo zero, con una media invernale di -10°C/-20°C e punte di -30°C nelle campagne, per cui l’unica salvezza rimane quella di un posto caldo. E forse è proprio questa la sua vera magia, il potersi sentire ancora una volta piccoli di fronte all’indifferenza ed alla grandezza della Natura, in questo caso spietata.
Cosa c’è oltre la capitale della Lituania, quando il freddo e la neve obbligano le persone ad uscire il meno possibile — a mettere in stand-by la vita? Ci spingiamo fino a Trakai, famosa meta estiva — decisamente non invernale — e fino alla passeggiata sospesa sulle cime degli alberi innevati ad Anykščiai.
Riga: alfa ed omega di ogni mio viaggio nei Paesi Baltici. Questa volta però il voler partire da Riga invece che da Vilnius ha due ragioni: la prima è la necessità di vivere Riga nel periodo invernale, con i suoi mercatini ed il suo street food ed il secondo è visitare la Lounge dell’Aeroporto di Riga, considerata dai più la miglior lounge aeroportuale d’Europa.