I fatti narrati, seppur raccolti in Aprile 2023 e pubblicati in Settembre 2025, si riferiscono ad un viaggio di metà Dicembre 2022.
La neve, il freddo, l’atmosfera natalizia ne sono testimoni.
Di Riga, paradossalmente, ho scritto quasi più di qualunque altra città. Molto più di Vilnius, in cui invece ho vissuto un anno. E pensare che — la prima volta in cui ci sono stato, nell’Ottobre 2015, non mi era nemmeno piaciuta! Tutto cambia, e questa nè è la dismostrazione.
In questo post invece mi limiterò a descrivere sensazioni e narrazione pura dei fatti nelle nostre 22h spese a Riga.
Il nostro fine era infatti quello di partire dall’Aeroporto Internazionale di Riga per poter provare la lounge 😁
Altre esperienze
Se cercate informazioni su cosa fare a Riga nella stagione estiva vi consiglio la lettura di questo post.
Se invece cercate ulteriori dettagli su una gita invernale potrete trovare interessante anche questo post
Vilnius 🇱🇹 ➖ Riga 🇱🇻
Tutto parte ancora una volta dalla celeberrima autobusu stotis, stazione dei bus. Ben diversa da una parola simile — autubus stotale che significa fermata.

E scegliamo, anche questa volta, di viaggiare a bordo dei bus della flotta di LuxExpress, che abbiamo imparato ad apprezzare e conoscere nel tempo per comfort di viaggio ed affidabilità.

Arriviamo con largo anticipo, come nostro solito perchè — come diceva sempre mia nonna — meglio un’ora prima che un minuto dopo — e non si sa davvero mai cosa può andare storto, anche in un viaggio di pochi chilometri dall’appartamento alla stazione, che decidiamo di fare comodamente in bus.
Non arrivano parecchi bus internazionali, quella mattina — ma rimango sempre impressionato dalle destinazioni per cui dipartono i bus, da quelle più vicine come Riga o Tallinn a quelle più esotiche e misteriore come [San Pietroburgo]San Pietroburgo.
E’ guardando nel cartellone la destinazione San Pietroburgo abbiamo iniziato a sognare quanto sarebbe stato bello poterci arrivare in bus. Il sogno si sarebbe realizzato l’anno successivo.
Al tempo si pensava il conflitto russo-ucraino sarebbe durato poco.

Decidiamo di ingannare l’attesa con un pessimo caffè preso alle macchinette, che sicuramente ci fa compagnia e ci riscalda, ma anche mette a dura prova i nostri palati.

Finchè non arrivano le 9:00 e partiamo alla volta di Riga.
Il primo tratto è contraddistinto da un ambiente cupo, nebbioso, con colori limitati ad una palette di grigio.

Facciamo una sosta, a metà strada, in una stazione di servizio a noi anonima — dotata però sia di servizi sia di immancabile negozio e cibo caldo. Desistiamo da prendere un altro hotdog solo perchè non è ancora l’orario adeguato, ma ci coccoliamo con l’acquisto di uno snack tipico ucraino che ebbi il piacere di mangiare per la prima volta a Ternopil quando ci stetti nel Marzo del 2016.

Insieme a noi, in sosta, una carovana di mezzi militari estoni in viaggio — con l’immancabile bandiera ucraina ed il suo simbolo, ricco di significato..

Nello stemma dell’Ucraina sono sovrapposte le lettere della parola Воля che significa Libertà.

Man mano che ci avviciniamo a Riga il clima cambia, il cielo diventa meno nuvoloso, si intravvede perfino qualche timido raggio di sole — che illumina l’ambiente circostante innevato a perdita d’occhio.

Finchè, prossimi a Riga, il cielo non diventa improvvisamente chiaro, regalandoci un bel celeste che illumina il paesaggio circostante.

Sarò strano, ma preferivo il cupo del primo tratto di viaggio — che conferiva ancora una volta all’ambiente tratti romantici.
Riga
Dalla stazione al nostro alloggio non sono che pochi passi, che ci facciamo volentieri, passando questa volta di fronte ai grandi magazzini Stockmann, i quali hanno prezzi da gioielleria per i prodotti di moda che, in Italia, si potrebbero acquistare con un gran risparmio.
Venti minuti ed arriviamo in hotel, poggiamo gli zaini ed usciamo a fare un passeggiata.
Per le vie — c’è aria di festa.
Dove dormire
In conclusione di viaggio, per la nostra unica notte di permanenza in terra lettone, l’ultima del viaggio — di pernottare presso l’Hilton Inn Garden.
Al tempo è di recente apertura e la notte ci viene un manciata di euro a testa per cui risultava impossibile resistere (grazie però ad uno sconto Booking.com e del credito viaggio dalla prenotazione precedente)

La camera è qualitativamente al top, curata. La vista non è nulla di particolare — ma con un piccolo divano da cui poter vedere, dalla finestra, la neve sui tetti

Poggiamo gli zaini ed usciamo.
Le vie della Old town
E’ ora di pranzo e le vie brulicano di persone. E’ sabato, e si sentono le vibes nel cuore delle persone che popolano le strade strette ed innevate
Prestate grandissima attenzione quando camminate nelle vie di qualunque città con neve o ghiaccio sulle strade, e magari vi ritrovate in una giornata con temperature più alte rispetto alle precedenti: esiste un rischio alto e concreto di essere colpiti da blocchi di ghiaccio che si staccano dai tetti pendenti!
Conviene quindi camminare quanto più al centro per evitare di essere colpiti da stallatiti o blocchi di ghiaccio che il bel tempo potrebbe portare a sciogliere e cadere sopra nei marciapiedi.

Il sole passando con la sua tipica inclinazione invernale conferisce spettacolari riverberi e riflessi sugli oggetti, illuminandoli come stessero prendendo fuoco.

Sotto questa differente illuminazione sembra di vedere per la prima volta ogni cosa — anche se in verità risulta essere la quinta volta che passo, come minimo, negli stessi posti.
Le vie del centro esplodono di festa. Nella piazza della casa Casa delle Teste Nere (posto in cui fu piantato il primo albero di Natale ed in cui ogni anno viene riposizionato l’albero più grande di tutta Riga), sul palco — una rappresentazione teatrale, come gita dell’asilo, anima il palco e attira, con le sue canzoni orecchiabili, l’attenzione dei passanti.

Non molto distante inizia la via della salivazione, con cucina di strada non proprio comoda da mangiare, ma estremamente appetitosa e dall’apparenza quasi avvincente per cui, considerata anche l’ora — nonostante la temperatura comunque sotto lo zero — ci lasciamo andare.

Il cibo è ottimo, caldo, appena cotto, tradizionale. Zuppe, salsicce, dolci: c’è l’imbarazzo della scelta e ci lasciamo cullare ed ispirare dai profumi e dai colori.
La parte difficile è effettivamente togliere i guanti per mangiare, con le mani che si ghiacciano in un attimo (siamo pur sempre intorno ai -5°C).

La zuppa di pesce (di cui poi farò il bis) e liquori locali, però, ci aiutano e ci tengono caldi.
Ha un sapore diverso da quella mangiata da Anita’s sulle Lofoten in Norvegia, ma è comunque squisita, forte, intensa.
L’atmosfera è però diversa e quasi unica: sembra una festa di paese!

Accompagnamo il tutto da un buonissimo vin brulè — con cui decidiamo di andar cauti perchè particolarmente irruento.

Tutto attorno altre bancarelle allestite per l’occasione vendono di tutto, da saponi pregiati e profumatissimi a dolci locali a souvenir più o meno utili — frutto del lavoro di artigiani locali.
Concluso il lauto pasto, che ci ha tenuto caldi dentro — seppur con le mani ghiacciate — facciamo una passeggiata per le restanti vie, anch’esse popolate da balli di gruppo tradizionali, gioia, alcol e tanta voglia di socialità e godere di quella giornata di metà Dicembre che — ci dicono — sia una sorpresa anche per loro considerato il meteo clemente.
Se non lo avete mai provato — approfittatene per recarvi allo stand e provare i vari aromi del famoso liquore locale Riga black balsam 😁 Potreste o innamorarvene o capire che non fa per voi — e ciò vi farà risparmiare soldi al duty-free dell’aeroporto.

Acquistiamo qualche souvenir (l’ennesimo!) a base di ambra e proseguiamo la nostra passeggiata.

Finchè non ci ritroviamo, quasi per caso, in questa stessa via — e non posso mancare dal fare la solita foto di questo scorcio, che ormai ho immortalato letteralmente con tutte le situazioni meteo 😁

Il rooftop di Riga
Sul far della sera decidiamo di andare a fare aperitivo in quello che è — secondo me — il miglior rooftob bar di Riga.
Parlo del rooftop dell’hotel Radisson Blu Latvija. E’ una tappa fissa nelle mie trasferte a Riga, e non posso che consigliarlo.

Cocktail selezionati in un ambiente di classe, ma soprattutto gustosi.

La location e la musica lougne di sottofondo fa il resto e, insieme a @washington_giò — brindiamo alla sua terza volta a Riga, che ogni volta sorprende e si conferma un’ottima destinazione per city-break invernali.

La vista poi è eccezionale. La foto non rende, complice le tenebre, ma in caso decidiate di passarci in orario diurno state pur certi che non avrete di che pentirvi.

Aeroporto di Riga (RIX)
Come per tutti i viaggi, arriva il momento del commiato e del ritorno a casa.
Alcuni accompagnano questo momento con un purtroppo — altri con un per fortuna.
Qualunque sia la vostra fazione, ogni volta ho in mente una frase:
Va bene così. Siamo stati benissimo, ancora una volta, ma la nostra missione non è ancora finita: dobbiamo provare la lounge dell’aeroporto.
I controlli di sicurezza sono abbastanza rapidi, l’ambiente è ordinato — ma non vi è grande calca.
La lounge, i cui orari di apertura possono essere variabili (potete osservare gli orari in vigore qui), ha un costo di ingresso pari 55€ se acquistato on-site o 45€ se acquistato online.
Ciò a patto che non abbiate una carta con associati ingressi lounge. La carta con cashback Crypto.com dal livello Jade in su ha incluso 4 accessi lounge oppure la American Express Oro o Platino hanno incluse rispettivamente 2 ingressi o ingressi illimitati.

L’ambiente è ordinato, silenzioso.
Il buffet pur essendo metà mattina è abbondante, con la possibilità di scegliere tra colazione dolce e colazione salata.

Optiamo per una via di mezzo, con una merenda salata accompagnata da una bollicina logale Rigas. Il tutto sulla vetrata con vista sulla pista taxi e parcheggio degli aeromobili.

Ma c’è un motivo per cui la Business Lounge dell’aeroporto di Riga si è meritata la fama di essere, da qualche anno — tra le migliore lounge d’Europa: *è presente lo spillatore per versare birra alla spina!

Se con i vari post su Riga non vi avessi convinto abbastanza nel visitarla — spero di averlo fatto almeno con la lounge 😁