Georgia-Azerbaijan

Night train Tbilisi-Baku

Day #5

Sveglia come sempre all’alba (o quasi).
L’hotel di Batumi non è stato all’altezza delle aspettative però di bello aveva il balcone.
Chiamiamo un taxi con maxim ed in poco tempo siamo in stazione.
L’aria è fresca, c’è ancora poco traffico, poca gente per strada.

Batumi-Tbilisi

I collegamenti da Batumi a Tbilisi son garantiti da una linea veloce servita dagli Stadler svizzeri e – in caso di treno super-veloce – è possibile arrivare nella capitale in appena 5 ore.

Qui gli orari dei collegamenti tra Batumi e Tbilisi. Nel nostro caso – dovendo prendere il famigerato e leggendario night train da Tbilisi a Baku alle 20.35 e volendo comunque avere un po’ di tempo per assaporare tbilisi – optiamo per il collegamento delle ore 7.55 con arrivo alle 12.50 (puntualissimo!).

La stazione è nuova, ben organizzata, piacevole ed ordinata. Il treno non è da meno.

E’ sorprendente come in Georgia il vecchissimo (anzi, fatiscente) si affianchi al nuovissimo come se fosse normalissimo. Oserei dire che potrebbe considerarsi un “fast developing country”, che cerca velocemente di adattarsi a standard europei in previsione di un futuro ingresso, sebbene accettando “aiuti” da chiunque glielo offra… Non importa che sia la comunità europea o la repubblica popolare cinese (il tratto autostradale Tbilisi-Kutaisi è in fase di costruzione ad opera di ditte cinesi con operai cinesi – ma di questo ne parlerò nel racconto dell’ultimo post)
La bandiera europea viene ostentata con orgoglio. Ovunque sia possibile.

Il viaggio è confortevole, i sedili son comodi (abbiamo optato per una I classe considerato il prezzo non esagerato del biglietto), il vagone è pulito.

5 ore passano abbastanza velocemente, tra uno snack, un pisolino e qualche foto.
A bordo vi sarà messa a disposizione ― in caso della I classe ― dell’acqua in bottiglia liberamente usufruibile. Ci sono anche dei distributori automatici con bibite/patatine ed altri snack.

La stazione di Tbilisi invece è un pezzo da museo, usurata dal tempo, quasi in decadenza. Oserei dire squallida.

Appena scesi dal treno sono le 13 circa, ci rechiamo verso destra dove si trova il deposito bagagli. Al prezzo di 10Lari potrete lasciare lì la valigia e muovervi per Tbilisi in libertà.
Se vi serve una toilette, al prezzo di pochi lari potrete usufruire della toilette ubicata al 1° piano (dovrete attraversare il negozio di elettrodomestici). Se vi serve il wifi, troverete anche quello.

Acquistiamo i biglietti per la tratta Tbilisi-Baku. I posti in I classe son finiti, rimangono quelli in II e III.
Tra II e III, preferiamo III. Se dobbiamo condividere pochi metriquadri con degli sconosciuti, tanto vale farlo con molti altri, ne guadagna lo spazio vitale e la “sicurezza”.

L’esterno invece è pure peggio. Le stazioni non sono in genere i posti più eleganti di una città, ma la stazione della capitale spicca per disordine e sporcizia.

La metro invece è la classica sovietica. Uguale a quella di Minsk, di Kiev, di San Pietroburgo e Mosca. Si respira la stessa aria, lo stesso odore.
Prima o poi farò un focus sulle metro di queste città con differenze ed analogie perché davvero meritano.

Un assaggio di Tbilisi

Facciamo una passeggiata veloce per il centro di Tbilisi, qualche foto, qualche considerazione su come il centro sia una bomboniera, preziosa e nuova.

A due passi dal Ponte della Pace, la Piazza dell’Indipendenza con il suo obelisco.

E a due passi, edifici usurati dal tempo e vissuti.

Passeggiamo senza fretta, con l’unico scopo di “fare orario”. Ci sediamo e ne osserviamo i particolari.

Il parco nel cuore di Tbilisi è un tripudio di fontane, colori, suoni e persone. Ogni angolo è diverso dall’altro, è originale, è piacevole passeggiarci.

Al parco si accede dal lato della Piazza dell’Indipendenza tramite ponte (anch’esso architetturalmente moderno) sul fiume Mtkvari (lungo 1515km).

Finchè non sono le 18.30 e decidiamo di tornare verso la stazione.

Il treno notturno con i vagoni letto ci aspetta.

Il treno

I treni raccontano leggende; soprattutto quello della tratta Baku-Tbilisi.

Nel lunghissimo treno no. 37 composto da infiniti vagoni letto potrete alloggiare in 3 differenti classi, con prezzo variabile. Due lunghissimi treni (il #37 ed il #38) facenti capo ad Azerbaijan Railways ogni notte fanno la spola tra Tbilisi e Baku; ogni notte si fermano ai controlli di confine, ogni notte e a qualunque temperatura esterna si fanno lentamente strada nel buio dei due stati.

I treni sono i tipici sovietici, tutto fuorchè veloci. Più che alla velocità del suono si muovono alla velocità di chi ha tutto il tempo del mondo per arrivare dall’altra parte. Ed i pensieri di concerto si allineano.
E’ un viaggio che ha il sapore del passato, che contrasta con il mondo moderno in cui tutto deve essere veloce, rapido, immediato. Senza attesa.
Quel treno – invece – si muove lentamente e rumorosamente, senza fretta. Permette di vivere e gustare la traversata, con zero comfort.
Un treno talmente spoglio di orpelli ed inutilità che ti fa apprezzare l’essenzialità delle cose, il minimalismo.

Il problema principale è correlato al fatto che i biglietti non sono acquistabili online ma necessariamente agli sportelli

L’organizzazione

I Classe

In ogni stanza si trovano due letti, ideale se viaggiate in coppia. Il costo è di 91Lari (ca. 30€). Una porta vi separa dal corridoio.

Su richiesta è disponibile del thè al costo di 3 lari.

II Classe

La dimensione è la medesima della I classe con la differenza che i letti saranno 4 – 2 castelli. Il prezzo è di 52Lari (ca. 17€).

III Classe

E’ il famosissimo platscart russo, con ben 53 posti letto. La privacy – quando completamente pieno – non è di casa, però rimarrete sorpresi da come ognuno con discrezione rimarrà nei suoi spazi.
Se poi avete vergogna nel farvi vedere addormentati, alcuni passeggeri posizionano il lenzuolo come una tenda facendolo cadere dal lettino di sopra.
E’ un’esperienza da fare assolutamente, anche per i più schizzinosi.
Per quanto riguarda invece gli odori, rimarrete sorpresi da come l’ambiente non abbia odore sgradevole (io mi immaginavo odore pestilenziale, soprattutto dopo tutta la notte 🙄).
Potrete acquistare del thè al costo di 1 lari. E’ buono, ma la modalità con cui viene lavato il bicchiere lascia a desiderare…
Il prezzo è di 35lari (ca. 11€).

I biglietti non sono rimborsabili ed ogni futuro cambio (esempio di classe) comporterà una perdita del 30% dell’importo pagato.

Le fermate

Il treno si fermerà più volte durante la notte per far salire e scendere i passeggeri: non spaventatevi se nel cuore della notte vedrete numerosissime persone andare avanti ed indietro per I corridoi alla ricerca del loro posto.
A maggior ragione, se alla partenza da Tbilisi il posto accanto al vostro sarà libero ― ciò non vuol dire che lo rimarrà durante tutto il viaggo!
Evitate dunque di occuparlo onde evitare problemi nel cuore della notte che potrebbero compromettervi il riposo (già un po’ difficile di suo, lo ammetto 😬)

L’esperienza

Appena entrati – vi verrà data una busta contenente un lenzuolo, un coprimaterasso ed una federa. Non date retta a chi vi parlerà di pidocchi, pulci o altri parassiti. Complice l’essenzialità della struttura – la pulizia seppur non eccellente (discorso a parte va fatto per il servizio igienico, ma con un bagno per 53 persone per tutta la notte come si può pretendere rimanga pulito?) è comunque accettabile.

Dovrete farvi da voi il letto: posizionate il materassino usurato e vissuto sopra il vostro sedile, e sopra di esso posizionate il lenzuolo fornito; inserite il cuscino dalla dubbia consistenza e pulizia dentro la federa e – all’occorrenza, il secondo lenzuolo sotto il piumone.
A Settembre la temperatura interna era calda alla partenza ma di notte si sentiva il bisogno di coprirsi con un secondo lenzuolino…Da novembre in poi considerate le temperature esterne raggiunte credo usare il piumone non dispiaccia poi tanto.

A seconda del periodo in cui viaggerete, avrete il problema opposto, ovvero caldissimo. Fortunatamente che con il movimento ed il fresco della notte la temperatura interna si abbasserà leggermente!

Timetable

La tratta Tbilisi-Baku partirà da Tbilisi alle 20.35 in punto. Per il binario ― controllate nei monitor alle partenze in quanto potrebbe essere soggetto a variazioni. Fate in modo di essere lì un po’ prima, affinchè in caso si riempia e sarete (come il sottoscritto) in terza classe abbiate almeno lo spazio per prepararvi il letto.
Nel biglietto troverete tutte le informazioni di cui avrete bisogno: numero di vagone, posto letto, orario di partenza.
Da Baku – invece – il treno parte ogni notte alle 20.40.

Cosa portare a bordo

Nel treno non è disponibile nè un ristorante nè un distributore di bibite patatine e snack, quindi assicuratevi di portarvi congrua quantità di cibo ed acqua, con in più eventuale carta igienica e sapone in quanto il bagno potrebbe esserne sprovvisto.

Sparse ci sono delle prese a 220V, ma non sono presenti in tutte le nicchie della terza classe. troverete utile quindi una powerbank per ricaricare i vostri device piuttosto che lasciare il telefono incustodito da tutt’altra parte.

La frontiera ed i controlli

IMPORTANTE: ricordate che per poter accedere in Azerbaijan è necessario – a Settembre 2019 – il visto che va richiesto con anticipo rispetto al viaggio tramite procedura online (potete trovare maggiori informazioni qui).

Da Tbilisi a Baku il treno arriverà a Gardabani intorno alle 21.30/22.00. L’assistente di vagone passerà ad avvisarvi (con modi non esattamente cordiali, ma ci si fa velocemente l’abitudine alla rudeness russa), intimandovi di scendere dal letto superiore e sedervi in modo composto nel letto inferiore.
A quel punto, un’officiale di dogana georgiano collezionerà i vostri passaporti previa identificazione per apporvi il timbro di uscita.
Rimarrete a Gardabani per circa un’ora e trenta, durante il quale potrete uscire dal treno, acquistare bevande in un negozietto a bordo binario ma non potrete adoperare la toilette del treno! In caso di emergenza, troverete un bagno a terra in cui vi sconsiglio caldamente di entrare (credevo che il bagno della frontiera Ucraina nel marzo del 2016 potesse rimanere imbattuto finchè non sono entrato in questo).

Una volta a bordo vi verranno consegnati di nuovo i passaporti ed il treno partirà – per poi rifermarsi dopo 20 minuti, nei pressi di Boyuk kesik.
Prima un ufficiale azero passerà con un metal detector nel vagone, poi verranno nuovamente presi i passaporti con la differenza che questa volta verrete chiamati uno ad uno – in ordine – per il riconoscimento ed il timbro di ingresso nella Repubblica dell’Azerbaijan.
Il funzionario di dogana che preleverà i passaporti potrebbe anche chiedervi di aprire i vostri bagagli per una rapida ispezione. Ovviamente ve lo chiederà in russo ― ma i gesti saranno abbastanza eloquenti da capirlo anche senza conoscenze profonde di russo.
Il tutto richiederà un’altra ora circa.

Alcuni blog parlano di funzionari azeri particolarmente severi e pronto ad inquisire i passeggeri con domande pressanti

Passare il confine tra stati ex-urss con un bus o un treno ha sempre il suo fascino antico, di diffidenza, di provata lunghezza e attesa – improntata sulla geopolitica locale e sulla cultura delle persone che ogni giorno attraversano i confini tra i due stati. Un passaggio obbligato in cui un passaporto non vale un altro, e a farne le spese sono le persone di certe nazionalità – trattati come oggetti piuttosto che con rispetto come una persona meriterebbe ― piuttosto che altre.

Un timbro di ingresso stampato nel passaporto all’arrivo in aeroporto non ha lo stesso valore esperienziale di un timbro sudato su terra.

Il viaggio

A mezzanotte e mezzo circa le luci del vagone diminuiranno di intensità, e potrete riposare…se avete problemi a prender sonno a causa del rumore di ferraglia continuo (o del vicino di letto dal sonno pesante) – fate come me e portatevi dietro dei tappi Calmor. Ne gioverà la vostra serenità ed il vostro riposo ― ed arriverete a Baku l’indomani riposati e pronti ad esplorarla…perchè Baku è una metropoli, e vi serviranno tutte le vostre energie per esplorarla! 😍


Qui finisce il mio day #5 in Georgia.

Nel day #6 arriveremo a Baku e faremo un giro generale, esplorando la città, la cultura ed un po’ di tradizioni.
Se vuoi leggere dei preparativi del viaggio puoi farlo su questo post.
Puoi invece leggere il day #4 qui.

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