Norvegia: sulla via del Nord

Itinerario e preparativi

Un viaggio lo vivi tre volte: quando lo organizzi, quando lo vivi, quando lo ricordi.

Un po' di storia

Finalmente ci riesco. Riesco a mettere insieme emozioni, foto, storia e luoghi e vestirli con le parole. Parole che saranno comunque inappropriate a descrivere le meraviglie che i miei occhi hanno visto.

E solo riguardando le foto, al momento della stesura finale, mi rendo conto dell’eccezionalità e straordinarietà delle emozioni vissute quando, passo dopo passo, mi avventuravo per la terra che prende il nome dalla sua direzione: via del nord ― o north-way.

E’ una mattina calda e afosa di Luglio quando ― alla ricerca di un volo economico per evadare dal caldo ed andare a rinfrescare le idee al Nord ― incappo in un volo per Oslo.

L’ingordigia, la curiosità e l’essere incastratore seriale hanno fatto il resto.

Il viaggio ad Oslo di un week-end si è presto trasformato (a suon dì “ma giacché andiamo…”) in un viaggio lungo 10 giorni.

Che, ad aver avuto qualche giorno in più, sarebbe stato ancora meglio, una volta approdati nel Paradiso delle Lofoten.

Dopo il visitare la Casa di Babbo Natale in Lapponia il viaggio alle Lofoten è sicuramente il trait-d’union tra realtà e fiaba.

Il periodo

Sicuramente il periodo climaticamente migliore e più vantaggioso è l’estate ― in particolare Agosto.

Il viaggio in questione è stato programmato ed è avvenuto a fine Settembre 2021 ― ovvero autunno inoltrato.

Panoramica di un Fjordo
Panoramica di un Fjordo

Col senno di poi ― non è stato un errore. Le campagne erano già tinte dei colori caldi dell’autunno ed i fiordi nebbiosi con la foschia umida al mattino sono uno spettacolo unico.

Con l’autunno però iniziano anche le piogge: se state programmando alcune escursioni come Trolltunga, Preikestolen o Kjeragbolten potrebbe farvi piacere concludere l’infinita passeggiata asciutti e senza l’ansia di rovinare l’apparecchiatura fotografica.

Sul perché il viaggio ― avvenuto a Settembre 2021 ― trovi completamento narrativo solo ora, a primavera inoltrata, rispondo semplicemente che “avevo necessità di metabolizzarlo e comprenderlo appieno”.

Lofoten
Lofoten

Un viaggio in Norvegia non è semplicemente un viaggio come un altro, ma il viaggio ― che vi ruberà la mente, i pensieri; vi lascerà la maggior parte delle volte a bocca aperta.

Colline nebbiose nei pressi di un autogrill verso Trolltunga
Colline nebbiose nei pressi di un autogrill verso Trolltunga

L’equipaggiamento

Non è stato facile capire cosa ci potesse essere utile, tenendo conto della nostra scarsa esperienza nell’hiking, nel trekking e nelle escursioni in genere.

Ma soprattutto non è stato semplice capire se effettivamente le escursioni fossero alla nostra portata o fossero oltre le nostre (scarse) capacità.

  • Themos: Ipotizzando poco tempo per fare colazione, in valigia ha trovato spazio il thermos Xiaomi Derma con vari the, caffè solubile, cappuccini.
  • Caricatore per auto
  • Caricatore multipresa + vari cavi type C e type A-C
  • Ombrello
Thermos elettrico
Thermos elettrico

Fotografico

La solita borsa Manfrotto ― inserita all’occorrenza dentro lo zaino Quechua ― mi ha permesso di trasportare:

Grande assente: un drone.

⚠️ ATTENZIONE ⚠

Nota bene: la normativa in Norvegia sull’uso dei drone è abbastanza stringente ed è richiesta un’assicurazione RC apposita per il loro uso.

Prima di procedere con l’uso accertati che sulle leggi in vigore al momento del viaggio.

Abbigliamento

Un giro da Decathlon è essenziale per iniziare a prendere coscienza del range di prezzo, di caratteristiche, di che tipo di indumenti possano servirvi.

Per non sbagliare, io mi son limitato a prendere:

  • scarpe da trekking
  • giaccone Forzar con interno in pile separabile
  • pantalone incerato

Fine settembre è una stagione un po’ particolare, in Norvegia. Potreste trovare una serie di giorni di bel tempo, se siete fortunati. Altrimenti sarete obbligati a stare sotto la pioggia, a cercare di bagnarvi il meno possibile ― ma soprattutto cercare di non cadere qualora siate nel mezzo di un’escursione.


A prescindere dalla stagione, preparate la valigia con ben stampato in mente il seguente vecchio adagio:

There is no bad weather, only bad clothes.
vecchio detto norvegese

Il freddo

Non solo la pioggia ma, a seconda del luogo, potreste trovarvi a ripararvi anche dal freddo. Nelle notti di fine Settembre la temperatura scende fino a pochi gradi sopra lo zero.

Quando ci siam trovati a vagare per Bodo ― nel tentativo di andar a prendere il traghetto per andare alle Lofoten ― è stato il più grande problema.

Se siete persone freddolose, valutate la possibilità di portare anche abbigliamento termico con voi.

La luce del Nord

Norvegia non come stato, ma come metafora di viaggio verso il nord. Ce lo ricorda ad ogni passo il suo nome inglese: North-way.

Il nostro obiettivo primario era esplorare la Norvegia e ― qualora fosse capitato ― ammirare la l’Aurora Boreale.

Siamo stati fortunati nel vederla: la ciliegina sulla torta di un viaggio oltre ogni aspettativa che ci ha regalato non solo emozioni ma tanti ricordi.

L’itinerario

A metterlo giù ― nero su bianco ― a viaggio concluso, mi rendo conto che forse si poteva organizzare un pochino meglio come spostamenti. L’altro lato della medaglia è che abbiamo potuto guidare per tutto il Vestland e Austland, assaporare la strada, le sfumature della natura, fermarci a contemplare cascate o laghi silenziosi, fermarci quando eravamo stanchi o andare avanti quanto ci sentivamo di voler andare oltre.

Toyota Corolla
Toyota Corolla

L’esperienza data dall’auto (noleggiata a Bergen) è stata impagabile.

Nel dettaglio

Itinerario con tappe
Itinerario con tappe

Giorno #1: arriviamo a Bergen con Norwegian Air alla sera. Notte a Bergen.

Giorno #2 e #3: noleggio dell’auto e partenza verso Odda ― per poter essere in albergo all’ora di cena e partecipare al meeting propedeutico all’escursione di Trolltunga. Notte a Odda.

Giorno #4: riposo dopo la fatica di Trolltunga ― poi partenza per Stavanger. Notte a Stavanger.

Giorno #5: escursione a Preikestolen. Poi partenza verso Bergen (non fatelo) e notte a Bergen.

Giorno #6: partenza per Lavik. Notte a Lavik.

Giorno #7: ritorno a Bergen ed aereo per Bodo. A poche centinaia di metri dal porto ― un imprevisto ci ha obbligato a dirigerci al pronto soccorso ― e modificare l’itinerario prestabilito. Notte a Bodo ― quindi ― invece che alle Lofoten.

Giorno #8: traghetto per Moskenes e notte ad Hamnoy.

Giorno #9: tour delle Lofoten ― da A a Leknes. Notte ad Hamnoy.

Giorno #10: partenza all’alba per Moskenes ― traghetto per Bodo ed infine aereo per Oslo. Pomeriggio in giro per Oslo. Notte a Oslo.

Giorno #11: l’indomani partenza da Oslo TURP Sandefjord.

Le guide

Anche questa volta ci siamo affitati alla guida della DK Eyewitness (in inglese) importata in Italia da Mondadori (in italiano) (ma presa rigorosamente in inglese per conferire al viaggio quel plus di esterofilia) e ― cosa che non si è rivelata una buona scelta ― la guida della Rough Guides (in inglese) importata da La Feltrinelli .

Al momento della scrittura di questo post è in uscita la nuova edizione della guida DK Eyewitness.

Un lavoro a quattro mani

Ho atteso parecchio prima di pubblicare la saga completa dei post.

I 101 gigabyte di materiale fotografico prodotto ― di cui quasi 40 gigabyte sono video ― ci hanno messo del loro ― configurando questo viaggio con una soglia di scrittura medio-alta per cui non mi sentivo totalmente pronto a riviverlo tramite le foto, scriverne, impaginarlo e vestire i ricordi con le parole.

Nel far ciò ― è doveroso il ringraziamento a @washington_giò ― fedele compagna di viaggio con cui ho vissuto i momenti piacevoli che la Norvegia ci ha offerto ― insieme a momenti un po’ più difficili ― di cui troverete menzione al momento debito nei post.

Sono sue le integrazioni, le correzioni, gli appunti e l’attenzione al dettaglio che il mio occhio un po’ più grossolano spesso non vede.

Alcuni suggererimenti

Oslo ed i suoi aeroporti

Oslo ha due aeroporti: OSLO Gardermoen (Codice IATA: OSL) ― a circa 30 minuti di treno da Oslo centro ― e OSLO TURP Sandefjord (Codice IATA: TRF) ― a 110km a Sud di Oslo (2 ore di bus). Prestate attenzione a quale aeroporto avete scelto per arrivare o partire ed assicuratevi ci siano collegamenti con Oslo centro. Il più comodo e veloce da raggiungere è sicuramente Oslo Gardermoen. Oslo Sandefjord invece ha avuto i collegamenti ridotti a causa del Coronavirus (così recitava il sito) ed era irraggiungibile in treno causa assenza di navetta (la domenica mattina) che dalla stazione di Sandefjord partiva sincronizzata con l’arrivo del treno per l’aeroporto. Risultato: un unico collegamento per raggiungere l’aeroporto in tempo ― un bus con partenza all’alba dalla Stazione dei Bus (Oslo bus terminal).

Una bottiglia

Portate con voi una borraccia (meglio se di metallo) da ricaricare con l’acqua di rubinetto ed avrete risolto la maggior parte dei problemi. L’acqua al supermercato costa parecchio per il gusto che ha ― e anche se vi ritroverete a prenderla per riutilizzare la bottiglia come abbiamo fatto noi ― il gusto sarà irrimediabilmente compromesso dalla plastica dopo alcuni usi.

Mask-free experience

Al momento del viaggio ― fine Settembre ― inizio Ottobre ― la Norvegia era in fase mask-free (tuttavia con una % di casi giornalieri maggiori di quelli italiani). E’ stato un piacere interfacciarsi al prossimo senza timore, senza mascherina. Un tuffo nel passato, ai tempi dei viaggi spensierati. Mai avrei ricreduto di fare un viaggio senza timori, guardando le persone in faccia e leggendo il loro labiale; salire insieme in ascensore.

Eppure, così è stato.

Exchange money

Da una parte è un successo ― dall’altra sembra di perdere una parte dell’esperienza del viaggio. Viaggiare è anche toccare con mano la valuta locale, sentire il peso della filigrana delle banconote o il peso delle monete. Abbiamo pagato tutto, ma proprio tutto, con carta. Un’unica volta ho voluto prelevare per maneggiare carta moneta e, al momento del pagamento, son stato guardato con sospetto e mi è stato chiesto di pagare con carta.

FX Currency

In Norvegia la valuta ufficiale in corso è la Corona Norvegese con codice ISO NOK.

A seconda della card cui cui vi apprestate a pagare ― potreste incorrere in non proprio Fair FX Currency.

La mia accoppiata per tutta la permenenza in Norvegia è stata la carta Mastercard Curve backed dalla carta di debito Visa Crypto.com ― che ci ha permesso un costo di conversione fair per tutta la durata del viaggio grazie ai tassi di conversione vantaggiosi offerti dalla Visa.

Trovate maggiori dettagli nel post linkato.

Dimenticatevi di andare avanti a contanti per tutto il viaggio: nel tentativo di poter maneggiare qualche corona norvegese son stato tanto audace da cercare un ATM e prelevare per poter pagare le piccole spese (esempio: il caffè ― anche se il concetto di piccola spesa in Norvegia non esiste) e son stato visto con sguardo diffidente e spesso mi è stato esplicitamente chiesto di pagare con carta.

Siti internet

Alcuni siti su cui reperire informazioni aggiornate per programmare al meglio il vostro itinerario sono sicuramente:

Meta-realtà

Di una cosa son sicuro: il viaggio in Norvegia è stato uno tra i più fiabeschi, avventurosi, magici, incantati che abbia fatto. A tratti surreale per l’immensità della Natura, a tratti strabiliante. Tra i primi in classifica, a pari punti con la Lapponia.

Un viaggio ricco in emozioni evocate dalla potenza della Natura e di come la terra sia stata forgiata dal tempo e dalla sua imperiturità.

Chiunque decida di mettersi contro la Natura ha già perso. Da viaggiatori possiamo solo ammirare il suo operato ― ed emozionarci.

Buona lettura!

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